LIVE IN a Courmayeur, scontro sul Mes tra Renzi, Crimi e Salvini. VIDEO

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“Le condizionalità  possono portare domani ad avere degli obblighi di riforme strutturali imposte dall’esterno al nostro Paese”, ha dichiarato il reggente politico dei pentastellati. “Nel Mes c’è specificato che non ci sono condizioni - la replica del leader di Italia Viva - Questa frase è falsa”. “Di 27 Paesi nessuno lo vuole, solo Renzi. O è un genio Renzi oppure hanno ragione gli altri 26”, attacca il capo politico del Carroccio. A inizio dibattito anche un siparietto divertente tra Salvini e Renzi

È stato uno scontro particolarmente acceso quello sul Mes tra Matteo Renzi, Vito Crimi e Matteo Salvini, andato in scena durante il talk politico di Sky TG24 LIVE IN a Courmayeur, in cui assieme a Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Nicola Zingaretti i leader politici hanno raccontato in diretta le scelte di M5S, Fdi, Iv, Lega, Fi e Pd, rispondendo alle domande di Fabio Vitale e del direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis (LO SPECIALE LIVE IN). “Le condizionalità che ha il Mes possono portare domani ad avere degli obblighi di riforme strutturali imposte dall’esterno al nostro Paese”, ha dichiarato il reggente politico dei pentastellati. “Nel Mes c’è specificato che non ci sono condizioni - la replica del leader di Italia Viva - Questa frase del M5S e anche della Lega è falsa”. “Di 27 Paesi nessuno lo vuole, Solo Renzi. O è un genio Renzi oppure hanno ragione gli altri 26”, attacca il capo politico del Carroccio. Potete rivivere il confronto tra i leader politici sul nostro sito internet (PRIMA PARTE - SECONDA PARTE).

Le parole di Crimi sul Mes

“Quello che si voterà è una risoluzione sulle comunicazioni del presidente Conte e a fronte delle comunicazioni di Conte predisporremo una risoluzione che sarà condivisa con la maggioranza e sono convinto che la risoluzione che troveremo sarà una risoluzione unitaria che porterà a guardare oltre”, ribadisce  il capo politico del M5S Vito Crimi. Alla domanda se il governo cadrà su questo ha risposto: “Assolutamente no”. Quella sul Mes “non è una battaglia ideologica, è una convinzione”. La riforma del Mes “non ci piace - ha aggiunto Crimi - perché non cambia sostanzialmente gli effetti negativi, anche se non passasse la riforma il Mes continua ad esistere”.

Il botta e risposta tra i leader sul Mes

“Se prendiamo i soldi dal Mes e non dal finanziamento normale risparmiamo 300 milioni all’anno. Dire di no per un motivo ideologico è inspiegabile”, ha commentato invece Matteo Renzi, con Crimi che ha replicato:  “I 300 milioni di risparmi di cui parla Renzi ci costerebbero in termini di impegni e ulteriori costi per il Paese, come è accaduto con la riforma Fornero. E non abbiamo nessuna intenzione di ipotecare il futuro per 300 milioni”. “Sento Renzi parlare di una scelta per l'Europa di far nascere questo Governo, mi sembra solo una scelta per la poltrona”, ha affermato da parte sua Matteo Salvini. “Il Mes è un trattato internazionale normato da un trattato, i cui due articoli 13 e 14 rimandano a delle condizioni in base ai quali i Paesi che hanno aderito al Mes devono restituire questi quattrini. Di 27 Paesi nessuno lo vuole, Solo Renzi. O è un genio Renzi oppure hanno ragione gli altri 26. Le condizioni per rendere il prestito le hanno già visti greci e ciprioti”, ha aggiunto il leader della Lega. Non si è fatta attendere la risposta di Renzi: “Sono felicissimo che finalmente Salvini e i sovranisti europei abbiano iniziato a studiare le regole europee. Vorrei ricordare che se non ci fosse stata l'Europa e ci fossero stati solo leghisti e Fratelli d'Italia, noi oggi avremmo il Paese a gambe all'aria. Viva l'Europa, meno male che l'Europa c’è”.

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Il siparietto tra Salvini e Renzi

Tra Salvini e Renzi c’è stato anche un siparietto divertente a inizio dibattito, quando Fabio Vitale ha rivolto una domanda al leader di Iv, chiamandolo per errore Salvini: “Condivide qualcosa, in parte o nulla di quello che ha appena sentito e soprattutto se ha una stessa visione del governo, rispettto alle stesse misure”?. “Non so chi dei due può querelare per primo, uno dei due deve querelare, mi sembra evidente. Decida Salvini”, ha scherzato Renzi. “Io sono d’accordo con me stesso, in linea di principio”, ha risposto il capo politico della Lega. Al che l’ex presidente del Consiglio ha replicato ironicamente: “Beh già questo è un passo in avanti”.  

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