Covid, Speranza: "Natale con affetti più stretti". Ipotesi riapertura scuole a dicembre

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Il ministro della Salute, durante la trasmissione "Di Martedì", spiega che per contenere i contagi da coronavirus occorrerà limitare gli spostamenti non necessari fra regioni durante il periodo delle feste. E sugli impianti sciistici sottolinea: "Bisogna evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza nelle località sciistiche"

Nel prossimo Natale, il primo dell'era Covid-19, i posti a tavola vanno "limitati agli affetti più stretti". Lo sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza, durante il programma Di Martedì. "Nelle prossime ore - aggiunge - ragioneremo su questo. Il 25 novembre è prevista una riunione su questo tema". Per contenere i contagi da coronavirus, occorrerà anche evitare ogni spostamento non necessario fra regioni: "In questo momento sono consentiti solo spostamenti da zona gialla a zona gialla. Vedremo l'evoluzione epidemiologica delle prossime settimane", ha osservato il ministro. E sulla ripartenza delle scuole, Speranza ha assicurato: "Faremo il possibile per riaprirle a dicembre" (GLI AGGIORNAMENTI - IL CONTAGIO IN ITALIA).

Speranza: "Rt a 1.2, le misure iniziano a dare effetto"

Sulla riapertura degli istituti scolastici, Speranza ha precisato: "Dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo. Valutazioni in questo senso sono previste nei prossimi giorni". Sull'andamento dei contagi, il ministro ha evidenziato che l’indice Rt è attualmente pari a 1.2, e sta continuando a scendere: "È un segnale che va nella direzione giusta. Due settimane fa era 1.7, poi 1.4, ora è poco meno di 1.2 e sta ancora scendendo. Questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti e che dobbiamo continuare a insistere su questa strada perché la curva è piegabile, lo abbiamo già visto in marzo".

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"Preoccupano aggregazioni legate allo sci"

Speranza spiega che a preoccupare il governo sono anche le aggregazioni di persone che potrebbero crearsi intorno agli impianti sciistici. "Con le regioni parleremo, non abbiamo mai cercato polemiche. Capisco che dietro le piste da sci ci sono persone che lavorano e che meritano il massimo rispetto. Il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza nelle località sciistiche". E aggiunge: "Dobbiamo stare molto attenti e ricordare quanto è successo la scorsa estate, quando in tanti hanno abbassato la guardia" (CONTE LAVORA A INIZIATIVA UE PER LO STOP ALLO SCI - LE REGOLE PER GLI IMPIANTI - LO SCONTRO CON L'AUSTRIA).

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"Messa di Natale a mezzanotte? Valuteremo"

Anche la messa di Natale a mezzanotte è tutt'altro che scontata. Il ministro Speranza, in proposito, ha chiarito: "In questo momento c'è un 'coprifuoco' in Italia e dopo le dieci di sera non sono possibili attività di nessun tipo. Faremo una valutazione sulla base dei dati epidemiologici dei prossimi giorni".

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