Le festività natalizie si avvicinano e non ci sono ancora certezze su come si potrà trascorrerle. Novità sono attesa a inizio dicembre, ma molto dipenderà anche dall'evoluzione del quadro epidemiologico. E non sono escluse sorprese sino a ridosso del 25 dicembre
È ancora presto per dire addio ai festeggiamenti del Natale in famiglia, ma per novità sul fronte bisognerà ancora attendere. Tutto dipenderà dall'andamento della curva dei contagi. Senza un miglioramento del quadro epidemiologico è infatti difficile immaginare i classici cenoni della Vigilia o i pranzi del 25 dicembre
Covid, come sarà il Natale 2020?
Le nuove disposizioni restrittive, emanate negli ultimi giorni dal governo, puntano ad abbassare il numero di contagi ed allegerire la pressione sugli ospedali. La speranza è che il giro di vite possa favorire un miglioramento generale e permettere un Natale con qualche restrizione in meno e magari senza coprifuoco
Covid, zone rosse: cosa si può fare e cosa no
Il premier Giuseppe Conte auspica comunque un Natale all'insegna della prudenza: "Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre, ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all'economia", ha spiegato pochi giorni fa
Secondo indiscrezioni riportate dal Messagero, l'obiettivo del Governo sarebbe riportare l'indice di contagi nazionali Rt sotto la soglia massima di 1, valore con cui si identifica una diffusione del contagio sotto controllo
Altro obiettivo è quello di portare un rapporto del 10% tra nuovi contagiati e tamponi effettuati (Rpt). Se questi risultati dovessero essere raggiunti nelle prossime settimane, allora il Governo potrebbe pensare ad allentare le misure di contenimento
Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, nelle regioni da subito inserite nella zona rossa, l'indice Rt sarebbe sceso dall'1.7 all'1.4
Un miglioramento, sì, ma non ancora sufficiente. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa ha dichiarato: "Resto molto prudente, ma i nostri esperti del Cts ci dicono che la curva dei contagi si va stabilizzando. È ancora presto per dirlo, ma ci sono valide ragioni per credere che le ultime misure comincino a dare qualche risultato"
Lo stesso Speranza ha sottolineato che i prossimi 7-10 giorni saranno decisivi. Il ministro ha però dribblato le domande sul Natale. "Bisogna concentrarsi su cosa succederà alla fine della prossima settimana: è su questo che ci giochiamo tutto, non sul cenone del 24 dicembre", ha spiegato
Lo stesso ministro Speranza ha definito la discussione sul Natale come "lunare". La priorità resta il contenimento della curva dei contagi
Solo il 4 dicembre, ai riceverenno i dati che potranno dire effettivamente se l' obiettivo dell'Rt sotto il valore 1 sia stato raggiunto e quanto siano stati decisivi (o meno) i blocchi e le zone rosse
Salvare il Natale è la richiesta che fanno soprattutto i commercianti e i ristoratori , tra le categorie più pesantemente colpite dai blocchi
Pensare, però, a un semaforo verde per tutta Italia rimane inverosimile. Ci saranno molto probabilmente regioni che manterranno misure restrittive più dure di altre
Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha espresso timori in vista delle feste: "Pensare che Natale faccia eccezione è sbagliato, anche se l'auspicio è di arrivarci con l'Rt più basso possibile. Non si può pensare di festeggiare come eravamo abituati."
Le notizie del Vaccino di Pfizer e di quello promesso da Moderna, danno speranze ma non per l'immediato
Anche in Vaticano si prospetta un Natale a "porte chiuse": la celebrazione della Messa del 24 sera in basilica con il Papa sarà aperta ad un numero contingentato di fedeli. Non si sa ancora se e come si svolgerà l'Urbi et Orbi del 25 dicembre, anche in questo caso, le decisioni verranno prese a ridosso del Natale
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