In vigore il nuovo Dpcm, Conte: "Vogliamo evitare lockdown. Niente polizia a casa"

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Il premier sulle nuove norme per provare a contenere il contagio da coronavirus:  "L'economia sta ricominciando a correre, per tutelare l'economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole. La situazione dei trasporti pubblici è critica, stiamo monitorando. Bene la scuola, non ci sono presupposti per didattica a distanza"

Il nuovo Dpcm con le norme per arginare il coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE) è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è entrato in vigore alla mezzanotte del 14 ottobre. “Rispettando queste misure potremo affrontare questa nuova fase - ha detto il premier Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi -. L’obiettivo è evitare un lockdown generalizzato e tutelare l'economia. L'economia sta ricominciando a correre, per tutelare l'economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole”. Conte ha chiarito: “Non manderemo la polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase".

"Curva risale per dinamiche in ambito familiare, evitiamo feste a casa"

"La curva sta risalendo lo vediamo negli ultimi giorni in tutta l'Ue sta risalendo. Non ci possiamo permettere distrazioni e abbassare il livello di attenzione e concentrazione", ha spiegato Conte. "Dobbiamo migliorare i comportamenti - ha continuato il premier - anche in abitazioni private, l'evoluzione della curva si è innalzata soprattutto per dinamiche in ambito famigliare e amicale. Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti non più di sei e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose"

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"Stop a feste in locali se non legate a cerimonie"

Il premier è poi tornato sulle principali misure previste dal nuovo Dpcm. "I locali chiuderanno alle 24: dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli e non si potrà più consumare fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai aperte: resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti. Non saranno consentite partite calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantistiche che rispettano le linee guida".

Il premier Giuseppe Conte nell'ex sede di Taranto della Banca d'Italia per l'inaugurazione della Scuola di Medicina dell'Università di Bari, 12 ottobre 2020.ANSA/RENATO INGENITO

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"Misure non sproporzionate, disponibilità verso opposizione"

"La nostra linea di azione - ha proseguito il premier - è sempre la stessa: seguire e monitorare costantemente la curva, monitorare e studiare i dati e poi adottare le misure nel segno dell'adeguatezza e proporzionalità. Misure molto più restrittive sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate". Conte ha aggiunto: "Non è vero che non abbiamo accolto le obiezioni" e verso "l'opposizione c'è la massima disponibilità a condividere". "Noi abbiamo fatto tutto quello che è necessario fare compatibilmente con la Costituzione per far fronte a una pandemia - ha detto ancora il premier - noi abbiamo il dovere prioritario di tutelare la vita e la salute dei cittadini oltre a evitare che l'economia vada a rotoli. Le nostre misure sono nel segno dell'adeguatezza e della proporzionalità".

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"Sui trasporti situazione critica, stiamo monitorando"

Conte ha anche sottolineato che "è una situazione sicuramente critica quella dei trasporti perché al di là degli sforzi del contingentamento è chiaro che ci sono momenti di affollamento. Dobbiamo evitarli, continueremo a monitorare la situazione e a investire per garantire la sicurezza".

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"Non ci sono presupposti per didattica a distanza"

Per quanto riguarda la scuola, Conte ha spiegato: "Non c'erano e non ci sono ora presupposti per la didattica a distanza. Per la scuola abbiamo fatto tanti sacrifici in termini di investimento di risorse e impegno per consentire ai ragazzi di tornare a scuola in condizioni di sicurezza perché in una situazione di difficoltà abbiamo pensato che la scuola deve essere un asset privilegiato da tutelare. Continueremo a farlo. Dalle verifiche nell'ambito della scuola le condizioni di sicurezza si stanno rivelando efficaci anche per la responsabilità dei docenti, del personale e dei nostri ragazzi. Non si creano generalmente focolai di diffusione del contagio. Ma dobbiamo stare attenti a tutto quello che ruota attorno alla scuola".

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