Coronavirus, Speranza presenta il nuovo Dpcm: obbligo di mascherine anche all'aperto

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Il titolare della Salute in mattinata ha presentato in Parlamento il decreto che conferma tutte le misure anticontagio finora previste, con la proroga dello stato d'emergenza al 31 gennaio. "Gli assembramenti sono un rischio reale - ha spiegato il ministro - Aumenteremo i controlli". Nessuna stretta per bar, ristoranti e locali

Confermate le misure essenziali, ma con un primo rafforzamento dettato dall’aumento dei contagi: le mascherine diventano obbligatorie anche all’aperto. È questa la principale novità del nuovo dpcm sulle misure per fronteggiare il coronavirus, presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera (TUTTE LE MISURE). Oltre alle mascherine, restano anche altre due regole fondamentali, ha spiegato Speranza: distanziamento e divieto di assembramenti, ma con un rafforzamento dei controlli, e il lavaggio delle mani. Nessuna nuova stretta alle attività commerciali ed economiche: non entra nel dpcm, quindi, alcun "coprifuoco" che preveda orari ridotti per bar e ristoranti. È stato confermato inoltre che lo stato di emergenza verrà prorogato fino al 31 gennaio 2021. Il decreto dovrebbe avere una durata di 30 giorni. Dopo la Camera Speranza ha riferito anche al Senato (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

Speranza: molto importante il confronto con il Parlamento

Speranza, illustrando al Senato i contenuti del nuovo dpcm, ha detto: "Penso che il confronto con il Parlamento sia molto importante , non può che far bene e arricchire la democrazie e aiutarci rispetto alle misure che dobbiamo mettere in campo". 

"Giusto prorogare stato emergenza al 31 gennaio"

Nel suo intervento al Senato, Speranza ha detto che “i risultati si conquistano ogni giorno e per questo la linea deve essere quella della prudenza, per questo penso che sia giusta la scelta del governo di voler prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio. Ritengo questo atto corrispondente pienamente alla fase epidemiologica che stiamo attraversando. L'impalcatura che ci siamo dati è un modello che ha funzionato"

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"Assembramenti rischio reale"

Il ministro ha spiegato sul rafforzamento di alcune misure che "lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli perchè gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre al'uso delle mascherine".

"L'Italia sta meglio di altri Paesi ma non dobbiamo illuderci"

Speranza ha sottolineato che in questa seconda ondata di contagi "in tutti i Paesi c'è inversione di marcia ripristinando misure restrittive" e che "l'Italia sta meglio e sta reggendo meglio questa seconda ondata", ma - ha ribadito il ministro "non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori".

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"Nelle scuole per ora impatto basso"

Il ministro Speranza si è soffermato anche sulla situazione nella scuola: "Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacità del paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta", ha affermato. "I casi ci sono e ci saranno nelle prossime settimane - sottolinea Speranza - ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole".

"Battaglia sanitaria premessa per la ripartenza economica"

Secondo il ministro della Salute "ora dobbiamo alzare il livello di guardia con la consapevolezza che l'Italia sta meglio rispetto ad altri paesi Ue" e "dobbiamo riconfermare la nostra linea essenziale: la battaglia sanitaria è la premessa per la ripartenza, anche economica, del paese", ha detto Speranza.

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