Coronavirus, Speranza: “Vedremo la luce nei primi mesi del 2021”

Salute e Benessere

Sono alcune delle parole del ministro della Salute, in visita allo stabilimento Sanofi di Anagni, dove partirà la produzione del vaccino anti-Covid a cui stanno lavorando, in collaborazione, le multinazionali Sanofi e Gsk

"Credo che vedremo la luce nei primi mesi del 2021, perchè avremo nuovi strumenti per combattere la sfida al Covid e nel corso del 2021 usciremo dalla fase più drammatica". Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, in visita allo stabilimento Sanofi di Anagni, dove partirà la produzione del vaccino anti-Covid a cui stanno lavorando, in collaborazione, le multinazionali Sanofi e Gsk. "Siamo davanti a mesi di resistenza e dobbiamo resistere con gli strumenti che abbiamo, che sono prima di tutto i comportamenti corretti delle persone", ha sottolineato il ministro.

Le priorità del Paese

In un momento delicato, come quello attuale, per Speranza è necessario guardare alle priorità. "Dobbiamo avere delle priorità, siamo in una fase difficile in cui dobbiamo scegliere le cose che contano davvero e personalmente conta di più portare mio figlio a scuola tutti i giorni in sicurezza e non portarlo a vedere una partita di calcio”, ha detto il ministro. “Ma non è per sempre: torneremo allo stadio e in luoghi affollati ma non possiamo farlo oggi. Se oggi assumessimo il rischio di portare 30-40mila persone allo stadio prenderemmo un rischio sbagliato", ha poi ribadito a proposito della questione stadi. "Vorrei evitare le contrapposizioni perchè ci sono tante persone che lavorano intorno agli stadi e tutto va considerato. Però oggi siamo costretti a scegliere e la priorità del governo è la scuola", ha commentato Speranza.

Il dibattito scientifico

"Non dobbiamo meravigliarci se c'è un dibattito tra gli scienziati con posizioni diverse perchè l'evidenza scientifica si afferma in un tempo lungo, ma qui siamo stati costretti a fare tutto in tempi stretti”, ha sottolineato ancora. “Le agenzie internazionali è evidente che opereranno con rapidità. Abbiamo cioè un duplice obiettivo: mantenere altissimo il livello di sicurezza ed avere tempi rapidi. Questa è la sfida nuova dell'umanità".

Uno sguardo al futuro

"Dobbiamo cioè guardare al futuro e ricominciare a investire sulle cose che contano davvero perchè non c'è mai stata un'occasione così proficua per poter costruire la società del futuro. Le persone hanno che ci sono beni pubblici importanti”, ha detto ancora Speranza. “Il mercato da solo non può risolvere tutto e abbiamo bisogno di una relazione continua. Oggi ci sono le condizioni per rilanciare questa sfida anche in una grande sinergia tra le istituzioni e il privato"

I giovani e gli anziani

"I giovani hanno pagato un prezzo enorme ma a me non piace quando si demonizzano i nostri ragazzi”, ha poi spiegato Speranza. “Hanno dato un contributo come tutti gli altri. In estate c'è stato un momento di abbassamento della tensione che io ho provato ad evitare ma che era comprensibile dopo mesi così difficili, però non bisogna demonizzare i ragazzi ma dobbiamo ancora chiedere loro una mano”. Per quanto riguarda la popolazione più anziana, il ministro della Salute ha detto che si tratta della “parte più forte del Paese perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. Nella Giornata internazionale delle persone anziane dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso la loro forza e la loro fragilità", ha invece scritto su Facebook, Speranza.

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