Recovery Fund, le linee guida: dal raddoppio del Pil all'intervento sul Fisco

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Il presidente del Consiglio Conte ha inviato ai presidenti di Camera e Senato il documento in 38 pagine del Piano di ripresa e resilienza con le proposte per accedere ai fondi. In esso si definisce il piano di rilancio del governo, basato su nove "direttrici di intervento", e si elencano gli obiettivi e le sfide dell’Italia. Per quanto riguarda la selezione dei progetti, vengono fissati dei "criteri stringenti" di ammissibilità alle risorse in base a costi e impatti sul Pil

Trentotto pagine e 32 slide per spiegare come il governo italiano intende spendere i soldi in arrivo dall’Unione europea per rilanciare l’economia dopo la crisi innescata dal coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE). Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha trasmesso ai presidenti di Camera e Senato, ieri sera, la proposta delle linee guida per la definizione del Piano italiano di ripresa e resilienza per accedere ai fondi previsti dal Recovery Fund. Tra gli obiettivi: meno tasse sui ceti medi e sulle famiglie, puntare al raddoppio della crescita a un livello in linea con la media Ue dell'1,6%, con più lavoro e più investimenti. Sei le missioni: dall'equità al green, ma anche digitalizzazione, istruzione, salute, infrastrutture. Si parla anche dei "criteri stringenti" per il via libera ai progetti da finanziare, in base all'impatto sul Pil e ai costi. E poi c'è una parte sul rivedere le concessioni autostradali. Il premier, comunque, si è detto pronto a riferire alle Camere sul documento che contiene tutti i progetti e gli investimenti che l’Italia proporrà a Bruxelles.

Il documento diviso in 5 sezioni

Il documento è diviso in cinque sezioni. Nella prima si definisce il contesto economico e sociale italiano e gli obiettivi del piano di rilancio del governo, basato su nove "direttrici di intervento". Nella seconda si elencano le sfide per l'Italia e le missioni del programma. Nella terza ci si sofferma sui criteri di selezione dei progetti. Nella quarta si parla delle politiche e le riforme di supporto al piano: dalla Pubblica amministrazione alla ricerca, al Fisco, Giustizia e Lavoro. Infine, le risorse disponibili e la politica di bilancio. La quinta sezione è dedicata alle risorse disponibili e alla politica di bilancio.

Le 6 missioni

Il Pnrr italiano prevede nelle linee guida 6 missioni. Le missioni, si legge nel documento, rappresentano aree tematiche strutturali di intervento e sono:

  • Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo;
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • Infrastrutture per la mobilità;
  • Istruzione, formazione, ricerca e cultura;
  • Equità sociale, di genere e territoriale;
  • Salute.

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Per progetti ok in base a impatti Pil e costi

Le linee guida che il governo ha inviato al Parlamento, inoltre, fissano dei "criteri stringenti" di ammissibilità alle risorse del Recovery fund per i progetti da finanziare. I progetti devono presentare "piena coerenza" con gli obiettivi strategici e macrosettoriali del Pnrr; "significativo impatto positivo" su crescita del Pil potenziale e dell'occupazione; costi e impatti economici, ambientali e sociali "quantificabili, motivati e ragionevoli"; "esplicitazione dei legami della coerenza con riforme e politiche di supporto"; indicazione della tempistica e modalità di attuazione, con target intermedi e finali; "chiara identificazione" del soggetto attuatore. Infine, si legge nel documento, "se integrano progetti esistenti devono rafforzarli credibilmente".

Più deficit e debito, ci sarà riequilibrio

Nelle linee guida si legge che i prestiti del Recovery Fund, e più in generale del programma Next Generation EU, "se non compensati da riduzioni di altre spese o aumenti delle entrate, contribuiranno ad accrescere il deficit della PA e l'accumulazione di debito. Al Pnrr dovrà pertanto affiancarsi una programmazione di bilancio volta a riequilibrare la finanza pubblica nel medio termine dopo la forte espansione del deficit prevista per quest'anno". "Il governo - viene specificato - dettaglierà il sentiero di rientro del deficit per anni 2021-2023 nella Nota di aggiornamento del Def". Lo scenario programmatico, si precisa ancora, includerà la previsione di utilizzo dei prestiti previsti dal programma Next Generation.

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Quattro riforme e impegno su investimenti pubblici e ricerca

Nel documento il governo illustra le politiche di "supporto" per il Recovery Plan: si tratta di quattro riforme - Fisco, P.A, Giustizia, Lavoro - e impegno sugli investimenti pubblici e per la ricerca e sviluppo. Oltre ad una maggiore efficienza ed equità del fisco, si vuole ridurre la complessità e la lentezza della giustizia che "mina la competitività delle imprese e la propensione a investire nel Paese". Nel mercato del lavoro si guarda a maggiori tutele per i lavoratori vulnerabili, attraverso incentivi fiscali al welfare contrattuale, e a garanzie per "salari dignitosi". Per gli investimenti "si rende necessario rafforzare e semplificare i processi di gestione e di monitoraggio dell'attuazione finanziaria, fisica e procedurale degli investimenti pubblici".

La riforma del Fisco

Riguardo al Fisco, si parla di "una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un Fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale". Nel capitolo dedicato alla riforma del Fisco, poi, si prevede di trasferire l'onere "dalle persone alle cose" e un "alleggerimento della pressione fiscale unitamente a un sistema impositivo favorevole alla crescita". "Il governo - viene spiegato - ha deciso di disattivare anche tutti gli aumenti di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia".

Salario minimo

Nelle linee guida c'è anche il salario minimo. "L'introduzione del salario minimo legale - si legge nel documento - garantirà ai lavoratori nei settori a basso tasso di sindacalizzazione un livello di reddito collegato ad uno standard minimo dignitoso, evitando al contempo dumping contrattuale e rafforzando la contrattazione nei settori in cui è più debole". La tutela dei lavoratori più fragili, si legge ancora, sarà inoltre realizzata attraverso il rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale e della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.

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Equità sociale, di genere e territoriale

Una delle sei missioni riguarda l'equità sociale, di genere e territoriale. Per raggiungere l'obiettivo ambiti di intervento indicati vanno dalla creazione di posti di lavoro e tutela del reddito al rafforzamento delle politiche attive anche a favore dell'occupazione giovanile, dal contrasto al lavoro sommerso all'"empowerment femminile" con percorsi di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità a favore delle donne e con l'obiettivo di ridurre il gender pay gap. Centrali il Family act "raccordato alla riforma dell'Irpef" e l'attuazione del Piano Sud 2030.

Migliorare la qualità ricettiva degli ospedali

Tra gli obiettivi della missione "Salute", invece, ci sono: migliorare la qualità ricettiva degli ospedali, compresi i letti in terapia intensiva; investire nella digitalizzazione dell'assistenza medica, promuovendo la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina; rafforzare la prossimità delle strutture del SSN; sostenere la ricerca medica, immunologica e farmaceutica. "Uno specifico investimento - si legge - sarà prontamente avviato sulla cronicità e le cure a domicilio per superare le attuali carenze del sistema delle Rsa".

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Dare impulso alla revisione delle concessioni autostradali

Nel documento c'è anche una parte sulle concessioni autostradali, in cui si invita a dare ulteriore impulso alla revisione "al fine di garantire maggiore trasparenza competitività tra gli operatori e il corretto equilibrio tra l'interesse pubblico e l'interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti, dando tempestiva attuazione alle delibere dell'Autorità di regolazione dei Trasporti". La rete autostradale, si legge ancora nel documento, dovrà essere adeguata alla progressiva diffusione dei veicoli elettrici, tramite la dotazione di colonnine per la ricarica veloce.

Il capitolo sulle infrastrutture

Nella missione "Infrastrutture" si cita anche il completamento dei corridoi ferroviari TEN-T, alta velocità per passeggeri e merci, sviluppo della rete stradale, autostradale, ponti, viadotti e portualità, smart districts e mobilità pubblica e privata a impatto ambientale sostenibile. Il governo, si legge, punta a ridurre il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno.

La missione green

Nella missione "Rivoluzione verde e transizione ecologica", poi, si parla di infrastrutture per una graduale de-carbonizzazione nei trasporti, piani di forestazione urbana e anche rimboschimenti per limitare i rischi idrogeologici; investimenti in economia circolare partendo da rifiuti e fonti rinnovabili; gestione integrata del ciclo delle acque; fiscalità di vantaggio per le imprese sostenibili; sostegno alla transizione ecologica per l'agricoltura, l'industria e la siderurgia (Taranto). Si prevedono anche investimenti finalizzati a conseguire gli obiettivi dell'European Green Deal.

Interventi "per lo sviluppo del 5G"

In una delle 6 misisoni, inoltre, ci sono come obiettivi il "completamento della rete nazionale di telecomunicazioni in fibra ottica", gli interventi "per lo sviluppo del 5G", ma anche la realizzazione di datacenter e cloud e l'arrivo dell'"Identità Digitale Unica per cittadini e imprese".

Gli interventi per scuola e cultura

In un'altra missione, quella dedicata a "Istruzione, Formazione, Ricerca e Cultura", si parla del cablaggio con fibra ottica delle infrastrutture scolastiche e universitarie da riqualificare anche in chiave di efficienza energetica e antisismica. Ma anche dell'arrivo di infrastrutture per e-learning e del potenziamento degli asili e nidi tra zero e sei anni. Tra i "capitoli" anche il potenziamento della ricerca, la riqualificazione e formazione del personale docente, la digitalizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento. Si punta anche a nuovi strumenti digitali per la tutela del patrimonio culturale.

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Conte: "Governo disponibile a riferire alle Camere"

Il premier Conte nella lettera per i presidenti di Camera e Senato ha sottolineato che, “se le Camere lo riterranno opportuno, il governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nelle sedi decentrate delle commissioni sia nella sede plenaria dell'assemblea". “In ciascuno dei passaggi, nello spirito di massima collaborazione e sinergia tra governo e Parlamento, sarà assicurato il pieno coinvolgimento delle Camere al fine di recepire indirizzi, valutazioni e proposte concrete di intervento", ha aggiunto. “L'attuale fase programmatoria – si legge ancora nella lettera – rappresenta uno snodo strategico, una occasione storica irrinunciabile per il successo della azione economica e per le prospettive di crescita e di modernizzazione dell'Italia. Certamente la sfida che ci attende è estremamente complessa e necessita del dispiegamento delle migliori energie e competenze del Paese nonché del costante dialogo e collaborazione tra le Istituzioni".

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