"Sapevo come sarebbe andata a finire perché era un voto politico quello del Pd e dei 5 Stelle", ha detto il leader della Lega e su Renzi aggiunge "Nessuna ira contro di lui, cambia idea tre volte al giorno... "
Il giorno dopo non fa meno male a Salvini la decisione del Senato di autorizzare nei suoi confronti il processo per la vicenda Open Arms. "Mi sono svegliato come sono andato a letto ieri, tranquillo, un po' incazzato, ovviamente, per aver subito un'ingiustizia senza senso", ha detto in collegamento con aria Pulita su 7 Gold il leader della Lega. "Bloccare gli sbarchi, combattere gli scafisti, ridurre i morti, i dispersi, dimezzare gli arrivi di clandestini? Non chiedevo una medaglia ma rischiare 15 anni di carcere per processo aggravato e continuato mi sembra una follia", ha aggiunto Salvini.
“Nessuna ira contro Renzi, cambia idea tre volte al giorno”
"Ira contro Renzi? – ha proseguito - No, Renzi non mi cambia le giornate. Renzi cambia idea tre volte al giorno: dice che il processo è ingiusto e poi vota per il processo, ha detto che Bonafede non è un ministro all'altezza e poi ha votato a suo favore, ritiene che la Azzolina non sia adeguata al suo ruolo e poi la difende?". Riguardo il titolo di apertura del sito del Corriere della Sera, che lo definisce di 'umore nero' anche se tornato immediatamente al suo buen ritiro del Papeete ha precisato: "Io sono con mio figlio e quindi son felice. L'umore nero lo lascio al Corriere della Sera, che tra l'altro ormai è peggio del Fatto Quotidiano dal punto di vista dell'acrimonia, dell'odio e della scorrettezza. Ormai i giornali li leggo poco e niente ed evito il Tg1 e compagnia bella”.
"Da Pd e 5 Stelle voto politico"
"Sapevo come sarebbe andata a finire perché era un voto politico quello del Pd e dei 5 Stelle. Se avessi voluto una vita tranquilla avrei fatto un altro mestiere. Ho fatto il Ministro dell'Interno promettendo agli italiani che avrei fatto di tutto per combattere droga, mafia e immigrazione clandestina, in un anno i numeri dicono cosa sono riuscita a fare: mese di luglio dell'anno scorso mille sbarchi, mese di luglio di quest'anno siamo a quota 6 mila. Questo comporta un processo? Chi se ne frega, andrò a processo. In quell'Aula dirò 'signor giudice, ho difeso l'Italia e gli italiani”, ha spiegato prima di ribadire che sul blocco della nave Open Arms "c'era il totale accordo con il Presidente del Consiglio. Il divieto ingresso nelle acque italiane di questa nave spagnola era a firma mia, del ministro dei Trasporti Toninelli e del ministro della difesa Trenta".