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Elezioni 2020, ministro Lamorgese firmerà decreto: dovrebbero essere il 20 e 21 settembre

Politica
©Ansa

Il ministro dell’Interno fisserà nei prossimi giorni la data per il ritorno alle urne. Una tornata elettorale che si svolgerà al termine dell’estate per il rinnovo di numerose giunte comunali e l’elezione di diversi nuovi governatori regionali. Intanto la Cgil chiede che "le scuole non siano seggi elettorali"

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Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, firmerà nei prossimi giorni il decreto di fissazione della data delle prossime elezioni previste per il 20 e 21 settembre. Lo si apprende da fonti del Viminale. Un election day che prevede il ritorno alle urne sia per le amministrative, quindi per il rinnovo di numerose giunte comunali, sia per le elezioni regionali: in molti casi si tratta di tornate elettorali rinviate a causa del Coronavirus. (REGIONALI 2020: DOVE SI VOTA) Intanto fa discutere proprio la possibile data del ritorno alle urne e il probabile utilizzo degli istituti scolatici come sede di voto: "Le scuole non siano seggi elettorali", afferma la Cigl (RIAPERTURA SCUOLE, I PRESIDI: NESSUNA INDICAZIONE IN LINEE GUIDA).

La petizione della Cgil contro i seggi a scuola

La Flc Cgil di Firenze ha dunque lanciato una petizione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera Roberto Fico. La Flc Cgil chiede di individuare soluzioni alternative all'utilizzo delle scuole come seggi. In particolare chiede "di impegnarsi con urgenza a trovare soluzioni affinché gli istituti scolastici non siano più sedi per i seggi elettorali durante le elezioni politiche ed amministrative. Ormai da tempo vi sono tornate elettorali ogni anno, a livello nazionale o territoriale, con la conseguenza diretta di interrompere l'attività didattica per più giorni". Inoltre, "l'attuale anno scolastico ha subìto un'interruzione mai verificatasi in precedenza con conseguenze che si ripercuoteranno fortemente negli apprendimenti futuri dei ragazzi", "le strutture scolastiche richiedono seri e importanti interventi", pertanto si chiedono "atti legislativi e amministrativi utili a trovare soluzioni alternative all'utilizzo delle scuole come seggi elettorali".

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