Coronavirus, Spadafora a Sky Tg24: “Si parte dai giovani per ricostruire il Paese”

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Il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport: “Con il progetto ‘Fermenti’ apriremo cantieri di iniziative sociali, culturali e imprenditoriali dei giovani”. E aggiunge: “Il primo tema è sempre quello del lavoro, di dare tutte le opportunità ai nostri ragazzi”. E sulla ripartenza con la Coppa Italia: “Ieri sera ha funzionato tutto bene, però ci siamo arrivati con un percorso molto complicato e difficile perché noi abbiamo sempre ricordato che lo sport non è soltanto il calcio”

“Si parte dai giovani per ricostruire il Paese”. A dirlo è il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora che, intervistato a Sky Tg24, ha spiegato anche che “sulla ripartenza dello sport (dopo l'emergenza coronavirus, ndr) siamo a un punto importante, perché ormai gli allenamenti degli sport individuali e di squadra sono ripresi e riprenderanno anche alcune altre competizioni ritenute di particolare interesse dalle federazioni, ieri è finalmente ripartito il Calcio con la Coppa Italia” (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE).

Il progetto “Fermenti” e la maratona digitale “Quale Futuro”

Sempre parlando dei giovani, Spadafora ha ricordato che “anche durante l’emergenza sanitaria abbiamo continuato a portare avanti un progetto che si chiama ‘Fermenti’ che ha consentito di finanziare delle idee e dei progetti per i giovani”. “Apriremo questi cantieri - ha spiegato - che non sono opere pubbliche, ma sono cantieri di iniziative sociali, culturali e anche imprenditoriali dei giovani che partiranno subito dopo l’estate. Questa è una prima cosa molto importante, però pensiamo anche all’impegno che stiamo incentivando sul servizio civile universale, migliaia di ragazzi che non si sono fermati neanche durante il lockdown e adesso riprenderanno ancora con maggiore vigore la loro attività”. Poi, rispondendo a una domanda se la fase 3 partirà dai temi dei giovani, dello sport e del futuro, protagonisti della maratona digitale “Quale Futuro”, il ministro ha risposto: “Mi sembra proprio di sì, lo ha detto anche in qualche modo il Presidente della Repubblica dando un messaggio straordinario a tutti i ragazzi e dicendo che questa maratona web la considera in qualche modo uno degli appuntamenti importanti per ricostruire il Paese. Sono certo che le idee che verranno fuori saranno anche inserite nell’agenda di Governo dei prossimi anni”.

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“Il primo tema è sempre quello del lavoro giovanile”

Per Spadafora, “il primo tema emerso anche nel periodo del Coronavirus è sempre quello del lavoro, cioè di dare tutte le opportunità ai nostri ragazzi, anche rispetto agli altri Paesi europei, di poter risalire la classifica degli occupati, cosa che oggi è ancora molto problematica”. Questo, ha detto il ministro, “lo dobbiamo fare con un piano strategico che coinvolga il mondo imprenditoriale e le aziende e credo che l’idea degli stati generali avuta dal presidente Conte vada proprio in questa direzione”. 

“Ieri sera è andato tutto bene, ma lo sport non è solo il calcio”

Parlando poi del ritorno in campo del calcio italiano - ieri sera con la semifinale tra Juventus e Milan di Coppa Italia - Spadafora ha detto: “Ieri sera ha funzionato tutto bene, però ci siamo arrivati con un percorso molto complicato e difficile perché noi abbiamo sempre ricordato che lo sport non è soltanto il calcio e che il calcio non è soltanto la Serie A. Adesso è andato tutto bene, siamo solo agli inizi e speriamo che i protocolli stabiliti possano dare tutte le garanzie necessarie”.

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“Resta il nodo dello sport amatoriale e di contatto”

Poi, sulla ripartenza dello sport, Spadafora ha spiegato che “resta un punto ancora molto importante che è quello dello sport amatoriale e soprattutto degli sport di contatto. Purtroppo il Consiglio dei Ministri, anche ascoltando il ministro della Salute Speranza, non ha ritenuto di poter autorizzare la ripresa delle partite di calcetto, piuttosto che di qualunque altro sport di contatto, perché in questo momento le uniche due regole che dobbiamo ancora osservare sono quella del distanziamento e quella della mascherina. Fino a quando non verrà meno questa esigenza anche gli sport di contatto, purtroppo, dovranno bloccarsi”.

Un fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche

Spadafora, infine, ha annunciato: “Da lunedì sul sito del Ministero dello Sport avvieremo una possibilità per tutte le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche di accedere a un fondo perduto. Dobbiamo aiutare tutte quelle realtà che, a causa dell’emergenza Coronavirus, sono state costrette a rimanere chiuse. Non dimentichiamo anche che abbiamo dato l’indennità di 600 euro a tutti i lavoratori sportivi e per quei lavoratori che saranno costretti a rimanere fermi anche nel mese di giugno prorogheremo l’indennità”.

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