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Coronavirus, la Grecia riapre solo a metà Italia: per il Nord tampone e quarantena

Politica
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Dal 15 giugno chi arriva nel Paese da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto sarà sottoposto a tampone e messo in isolamento di 7 giorni se negativo al Covid-19, di 14 se positivo. Speranza: “Atteggiamenti punitivi ingiustificati”. Ira di Zaia: “Non siamo degli appestati. Sappiano che non ci vedono più”. Domani telefonata tra Di Maio e il ministro degli Esteri di Atene Dendias

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A partire dal 15 giugno tornano i voli internazionali negli aeroporti di Atene e Salonicco e la Grecia fa dietrofront riaprendo all'Italia, ma dividendola in due. Chi volerà da una delle aree "ad alto rischio" coronavirus individuate dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (e consultabili sul sito dell'ambasciata greca), che per il nostro Paese sono Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, sarà sottoposto a un tampone all'arrivo e poi alla quarantena. (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE). Dura la reazione del governatore del Veneto Luca Zaia: “Sappiano che non ci vedono più”. Critico anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha parlato di "atteggiamenti punitivi non giustificati" perché "la situazione attuale dell'Italia è di livello superiore rispetto alla media degli altri Paesi dell'Ue". Domani il ministro degli Esteri Luigi Di Maio affronterà l’argomento in una telefonata con il suo omologo greco Nikos Dendias, e martedì 9 giugno sarà in missione ad Atene dopo aver fatto tappa nei giorni precedenti in Germania e in Slovenia, sempre per affrontare il tema dei flussi turistici.

Tampone e quarantena per i turisti che arrivano dalle zone “a rischio”

Per i turisti che arriveranno dalle zone considerate a rischio dell’Italia, la quarantena sarà di 7 giorni in caso di tampone negativo, di 14 giorni in caso di positività. Ma la misura non riguarda solo le regioni del nord Italia: nella "black list" greca ci sono anche alcune aree di Francia, Olanda, Spagna e praticamente tutta la Gran Bretagna. Tra gli esclusi Madrid, Barcellona, Lisbona, tutti gli scali di Londra e di gran parte del Regno Unito, tutto il Belgio, Stoccolma, la zona dell'Ile-de-France e una ventina di scali negli Stati Uniti. Una decisione, nell'ottica di Atene, per non mandare in fumo la gestione della pandemia - gli ultimi dati aggiornati parlano di soli 2.917 casi di Covid-19 e 175 morti - e allo stesso tempo permettere alla principale risorsa del Paese, il turismo, di ripartire.

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Zaia: “Siamo a disposizione per mostrare le carte”

Per Zaia, però, “la Grecia che mette al bando il Veneto mi pare allucinante. Mi chiedo cosa pensino i loro operatori: sono i nostri turisti che vanno lì”. Il governatore leghista del Veneto ha auspicato che Atene “tolga la nostra Regione dal bando”, dicendosi “a disposizione della comunità greca in maniera costruttiva per mostrare le ‘carte’”. “Se poi vogliono - ha proseguito Zaia sarcasticamente - chiamiamo il professor Crisanti (Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e virologo, ndr) per fare un giro di tamponi a casa loro. Facciamo una prova, e vediamo che incidenza ha il virus”. Secondo il presidente del Veneto, infatti, “non c’è un Paese indenne dal coronavirus. Noi non siamo degli appestati, ci mancano di rispetto. La Grecia è in Europa, ma fa anche parte di Schengen”.

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Bonaccini: “Credo che i greci perderanno una grande opportunità”

"I greci facciano come credono - ha detto anche il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - Se vogliono venire in Italia e in Emilia-Romagna sono i benvenuti". "Credo che i greci perderanno una grande opportunità, di avere più turisti di quelli che avranno", ha sottolineato Bonaccini, aggiungendo: "Mi pare abbiano già fatto un doppio carpiato all'indietro perché prima era escluso a tutti gli italiani, poi adesso hanno già deciso che qualche regione dove fare il tampone... Mi pare sia un messaggio proprio sbagliato e in ogni caso avremo più turisti qui da noi di quelli che andranno in Grecia". "Nelle prossime settimane insieme a Zaia e Fedriga promuoveremo l'Emilia-Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, la costa adriatica, l'alto adriatico, che è fatta per gran parti di spiagge e tanti ombrelloni - ha concluso Bonaccini - Noi come Emilia-Romagna staremo su tutti i media nazionali e internazionali ogni giorno per promuovere questa bellissima terra". E anche secondo Andrea Corsini, assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, i greci “non sono ben informati della nostra situazione sanitaria”. Le regole imposte da Atene, secondo l’assessore, saranno tuttavia “uno stimolo a trascorrere le vacanze balneari in Italia. La nostra costa è da 5 anni la destinazione estiva più apprezzata dagli italiani. I turisti italiani viaggeranno in Italia e noi siamo pronti ad accoglierli”.

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