Coronavirus Fase 2, Lamorgese: “Non abbassare guardia, occhio a mezzi pubblici e movida”

Politica

La ministra degli Interni: “Gli italiani hanno saputo superare la prova più dura delle chiusure della prima fase, adesso non abbassare la guardia”. Sui migranti irregolari: “Ho suggerito un’ipotesi intermedia: permessi temporanei di 3 mesi”

La ministra degli Interni Luciana Lamorgese, in un’intervista a Il Messaggero, promuove il comportamento degli italiani che “hanno saputo superare la prova ben più impegnativa delle chiusure attuate nella prima fase che si è conclusa il 3 maggio” ma invita a “non abbassare la guardia” e “a porre la massima attenzione ai mezzi pubblici, ai quartieri della movida e agli esercizi commerciali che vendono cibi e bevande d’asporto” nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA).

“Su 13 milioni di italiani controllati, sanzionato il 3%”

La ministra riferisce che durante i controlli delle forze dell’ordine  la percentuale dei cittadini sanzionati “è stata solo del 3% su un totale di circa 13 milioni di persone" identificate in più di un mese. Secondo Lamorgese, a prescindere dalla sorveglianza, “ognuno di noi è la migliore sentinella di se stesso, dobbiamo continuare ad adottare seriamente le precauzioni" anche "per convincere i più giovani a non mollare".

“Ipotesi permesso temporaneo per i migranti”

Sulla questione dei migranti irregolari, la ministra dichiara che “con i ministri Bellanova, Catalfo e Provenzano abbiamo lavorato a lungo per mettere a punto un testo e siamo d'accordo quasi su tutto. Ho suggerito un'ipotesi intermedia: tre mesi di durata per i permessi di soggiorno temporanei che mi sembra ragionevole”. Secondo Lamorgese "i vantaggi dell'emersione dal lavoro nero, sia per gli italiani che per gli stranieri, sono evidenti" a tutti perché "l'operazione genera un gettito per le casse dell'Inps" e “rende visibili tanti migranti che oggi sono dei fantasmi".

“Indicazioni precise ai prefetti su arresti e scarcerazioni"


Tra i temi toccati dalla titolare del Viminale, anche quello dei boss scarcerati. "Ho impartito precise indicazioni ai prefetti - afferma Lamorgese - per acquisire ogni informazione necessaria sui singoli detenuti agli arresti domiciliari" e che sono stati sottoposti “subito ai controlli delle forze di polizia".

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