Coronavirus, Di Maio: "Battaglia in Europa appena iniziata, per noi è partita della vita"

Politica

Il ministro degli Esteri in un’intervista a La Stampa spiega il ruolo del capo della task force scelta dal governo, Vittorio Colao: “Grande manager e professionista”. Poi, un passaggio sulla ricorrenza del 25 aprile: "Oggi è festa nazionale, festa di tutto il Paese”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un’intervista a La Stampa, afferma che la trattativa in corso tra i Paesi membri dell'Unione europea "è la partita della vita per noi. E non è ancora finita. Anzi è appena iniziata”. Alla domanda invece sul perché l'Europa dovrebbe darci soldi a fondo perduto per far fronte all’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE), Di Maio chiarisce: “Un finanziamento ‘a fondo perduto’ non significa soldi regalati. Significa entrare in un circuito in cui le risorse finanziarie della Commissione vanno comunque restituite". E a proposito della posizione espressa dal premier Giuseppe Conte sull'urgenza e la necessità di avere le risorse del Recovery Fund, il titolare della Farnesina sottolinea che "Conte ha ragione. Oggi gli aspetti fondamentali sono due: la quantità di soldi e i tempi dello stanziamento. Soprattutto i tempi, che devono essere certi. L'Italia non può aspettare”.

Di Maio: "Colao grande manager e professionista"

Di Maio parla poi del ruolo del capo della task force scelta dal governo per affrontare la fase 2, Vittorio Colao: "Colao è un grande manager e un grande professionista, sta supportando il governo nella fase 2, quella più complicata”. All'ipotesi che possa prendere il posto del premier, replica: "Dopo Draghi ora si inizia con Colao, quale sarà il terzo nome che verrà usato solo per buttare giù Conte? " (LE TAPPE - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI - LA MAPPA DEL CONTAGIO - FOTO SIMBOLO).

"Oggi è festa di tutto il Paese"

Infine, un passaggio sulla ricorrenza del 25 aprile: "Oggi è festa nazionale, festa di tutto il Paese e dovremo saper raccogliere l'impegno, lo spirito e il sacrificio che furono dei nostri nonni. Perché quella che abbiamo di fronte, anche se non è una guerra ne ha le sembianze. E provoca gli stessi effetti". E a proposito delle nuove regole per la Fase due della lotta al coronavirus, Di Maio osserva: "Mio padre ha 70 anni, mia madre 65. Il 4 maggio li inviterò a seguire le regole che stabilirà il governo" (COME SPIEGARE IL 25 APRILE AI BAMBINI - I MUSICISTI DELLA SCALA SUONANO "BELLA CIAO").

Le precisazioni sul titolo de La Stampa

La Stampa ha titolato l'intervista "Di Maio apre, sul Mes si può trattare" (un titolo ripreso in un primo momento anche su questo sito). Lo staff del ministro ha però specificato che "Di Maio non ha mai detto 'sul Mes si può trattare'. Il titolo è del tutto inventato, frutto di un ragionamento de La Stampa che non coincide con la realtà dei fatti, in quanto Di Maio non ha mai pronunciato quelle frasi per come è possibile verificare dai virgolettati stessi". "Capisco la preoccupazione del ministro Di Maio, che deve tener conto dei delicati equilibri interni al Movimento Cinque Stelle. Ma il nostro titolo in prima pagina è la semplice traduzione (non virgolettata) della sua frase 'sul Mes dobbiamo essere pragmatici' (tra virgolette). Tutto il resto è polemica politica", replica il neo direttore del quotidiano, Massimo Giannini.

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