Coronavirus, sanzioni più dure per chi viola le norme: multe da 400 a 3mila euro

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Nel testo approvato dal Cdm non è previsto un fermo dei veicoli, ma se la violazione è compiuta con un mezzo la sanzione viene aumentata fino a un terzo. Governatori delle regioni possono adottare misure restrittive più severe. Smentita la proroga fino al 31 luglio

Multe ancora più severe per chi viola le regole anti-contagio: la sanzione potrà essere da 400 a 3000 euro (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte illustrando il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri sull'emergenza Coronavirus. "Abbiamo deliberato l'adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale”, ha spiegato il premier, che ha aggiunto: "Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle". Il premier ha poi assicurato che le filiere dell'alimentare e dei carburanti saranno sempre garantite (IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL 24 MARZOLA SITUAZIONE IN ITALIA: LA MAPPA - LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - I PAESI DOVE SI REGISTRA IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI -LE FOTO SIMBOLO)

Nessun fermo amministrativo dei veicoli

Non è previsto un fermo amministrativo per i mezzi di trasporto, ma se la violazione fosse compiuta con un veicolo la sanzione verrebbe aumentata fino a un terzo.

Nessuna proroga fino al 31 luglio

Smentita da Conte la proroga dell’emergenza fino al 31 luglio: "L'emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio".

Regioni possono adottare misure anche più severe

Nel decreto vengono regolamentati anche “i rapporti tra gli interventi del governo e le regioni”, ha spiegato Conte. I presidenti delle regioni possono adottare misure restrittive anche più severe, anche se “ovviamente rimane la funzione di coordinamento del governo". Quindi è il governo a "stabilire la cornice" entro la quale tutti dovranno muoversi, ma le regioni potranno introdurre d'urgenza e per tempo limitato misure più dure, concordate con il governo. Nel testo si parla anche di "rapporti tra l'attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni". Sulle singole misure si deciderà di mese in mese, in base ai dati del contagio.

Fino a 30 giorni di chiusura per le attività che violano i divieti

Il decreto elenca in tutto 28 restrizioni e regole, accorpando quelle adottate con i diversi dpcm: dallo stop agli spostamenti alla possibile chiusura di strade e parchi, cinema e ristoranti. C'è anche la chiusura per 30 giorni, una volta superati i blocchi, per i bar e i negozi che violino i divieti. E controlli affidati sul territorio anche ai militari, per rafforzare le forze dell'ordine.

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