Coronavirus, Fontana a Sky Tg24: "Chiudere tutto in Lombardia tranne attività essenziali"

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Il governatore ha finito il periodo di isolamento. Dopo una riunione coi 12 sindaci dei capoluoghi della Regione, ha fatto appello al governo per avere nuove restrizioni: "Va valutato anche lo stop al trasporto pubblico locale". Confindustria: non esasperare misure

Chiudere tutto tranne le attività essenziali in Lombardia per provare a mettere un freno all’emergenza Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI). A chiederlo è il governatore Attilio Fontana: “Tutti e 12 i sindaci (dei capoluoghi, ndr) della Lombardia mi hanno incaricato di chiedere al governo un ulteriore irrigidimento delle manovre che servono a creare distanza sociale, unico mezzo per interrompere il contagio”, ha detto Fontana a Sky Tg24, che ha finito un periodo di isolamento, al termine di una riunione con i primi cittadini (TUTTE LE MISURE DEL DECRETO CHE LIMITA GLI SPOSTAMENTI). Fontana in un post su Facebook ha anche scritto: "Le mezze misure, l'abbiamo visto in queste settimane - ha aggiunto il governatore -, non servono a contenere questa emergenza". Confindustria ha chiesto di "non esasperare le misure".

La proposta della Lombardia al governo

Il presidente della Lombardia ha spiegato: "Non abbiamo ancora fatto delle richieste anche perché avremo un incontro con il Governo oggi pomeriggio". Secondo Fontana, si dovrebbero "chiudere le attività commerciali" non essenziali e "valutare di sospendere il trasporto pubblico locale perché è sicuramente un mezzo attraverso il quale si diffonde il virus" (LO SPECIALE CORONAVIRUS - LA DIRETTIVA DEL VIMINALE SUI CONTROLLI - ANTIVIRUS, L'ITALIA CHE RESISTE - LE CODE NEI SUPERMERCATI). 

"Occorre valutazione delle attività essenziali"

Per il governatore inoltre occorre "capire se esistono aziende la cui attività possa essere sospesa, individuare quelle che invece sono assolutamente essenziali, gli alimentari, l’energetico, la gestione dei rifiuti, la farmaceutica, sono tutte attività che non possono essere sospese". Commentando il numero di contagi in calo nella zona rossa di Codogno, Fontana ha aggiunto: "È la dimostrazione che il distanziamento sociale è l’unico mezzo attraverso il quale noi possiamo bloccare lo sviluppo di questo virus".

"Stiamo facendo miracoli, ma siamo al limite"

Parlando della situazione sanitaria, Fontana ha spiegato: "Stiamo arrivando veramente ai limiti massimi. Stiamo facendo miracoli e abbiamo aperto in poco più di dieci giorni più di 200 letti di rianimazione ma purtroppo le richieste di malati, di persone contagiate, sono maggiori dei numeri che noi riusciamo a realizzare. È chiaro che la situazione sta avvicinandosi a un momento pericoloso. Bisogna fare in modo che entro questa settimana il numero di chi si infetta inizi a ridursi".

"Dopo isolamento sto bene e assessore positivo sta meglio"

Il governatore si è poi soffermato sulla situazione di salute sua, della sua collaboratrice e dell'assessore Alessandro Mattinzoli, questi ultimi due risultati positivi al Covid-19: "Ho finito ieri il mio isolamento e per ora ringraziando il Padreterno sto bene. La mia collaboratrice sta benissimo, è nella fase di decontaminazione, deve aspettare alcuni giorni per essere sicura di non trasmettere, deve rimanere isolata. L’assessore, dalle notizie che ho avuto, sta meglio".

"Stiamo aspettando respiratori"

"Stiamo aspettando", ha detto Fontana a proposito dell'acquisto straordinario di nuovi respiratori predisposto a livello nazionale. "Ieri - ha aggiunto il governatore - abbiamo parlato con il capo della Protezione Civile il quale ci ha prospettato la possibilità di mettere a disposizione dei moduli, ci ha incaricato di trovare un luogo dove posizionarli. Nello spazio di poche ore abbiamo individuato il luogo e abbiamo già predisposto un progetto per gli allacciamenti". Quanto all’utilizzo degli spazi della Fiera di Rho, Fontana ha spiegato che "è una delle ipotesi sicuramente, ma non è quello il problema, spazi ne abbiamo tantissimi. Abbiamo però bisogno di personale e di macchinari per poter realizzare questi letti di rianimazione".

Fontana al Governo: “In Lombardia misure più rigorose”

Nel pomeriggio, parlando nella conferenza stampa per fare il punto sull'emergenza coronavirus, Fontana ha aggiunto che "dai dati esaminati, la zona rossa di Lodi e Codogno è l'unica zona dove l'evoluzione dell'infezione si sta invertendo e si riduce la velocità di contagio diversamente dal resto della Regione”. Poi ha aggiunto che "se i numeri si riducono con misure rigorose come è successo nella zona rossa" questo dimostra che "ridurre la vicinanza sociale è l'unica strada su cui insistere, l'unica medicina è ridurre i contatti". Proprio dai dati della zona rossa "è partito l'incontro con i sindaci dei capoluogo", che hanno chiesto alla Regione di farsi da tramite con il Governo "per chiedere misure ancora più stringenti”. Fontana ha detto che nell'incontro con le Regioni e il governo "la sensazione è che non sia ben chiaro a tutti i colleghi delle Regioni e a qualche rappresentante del governo la reale situazione della Lombardia”. Poi in una diretta Fb ha aggiunto: "Mi auguro che questi appelli che arrivano da diverse parti del mondo della Lombardia, dai sindaci agli imprenditori ai sindacati, possano essere valutati attentamente dal Governo, che si dovrà riunire domani mattina e ha dichiarato che potrà prendere in considerazione nuove misure, più rigorose, legate alla situazione" della Lombardia.

Confindustria: non esasperare misure Lombardia

Confindustria ha espresso "preoccupazione per la richiesta della Regione Lombardia di esasperare le misure di contenimento del contagio fino a prevedere il fermo totale delle fabbriche e dei trasporti". Per via dell'Astronomia "il giusto e necessario proposito di fronteggiare l'emergenza sanitaria non può e non dove aggravare l'emergenza economica che sta già piegando l'intero sistema produttivo del Paese".

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