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Governo, vertice maggioranza su sicurezza e immigrazione: si va verso due decreti separati

Politica

Dopo l'incontro a Palazzo Chigi nella serata di lunedì, manca ancora l'intesa finale sulla modifica dei decreti Salvini. Mauri (Pd) però assicura: "Non ci sono distanze significative". Crimi avverte: "Non vanificare effetti positivi dl sicurezza"

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Si va verso due decreti separati: uno sulla sicurezza e un altro sull'immigrazione. È questo l'esito del vertice di maggioranza che si è tenuto a Palazzo Chigi nella serata di lunedì, alla presenza anche del premier Conte e dei ministri Lamorgese e Guerini, per modificare i decreti Salvini. Il capo politico del M5s, Vito Crimi, intanto ricorda: "I dl sicurezza sono stati concepiti sulla scorta di una esigenza reale. Tornare indietro vanificherebbe i positivi risultati ottenuti". E assicura: "Ciò che può essere migliorato, perfezionato, incontrerà il nostro pieno appoggio".

I nodi su immigrazione e sicurezza

Durante il vertice è mancata l'intesa finale, ma sono stati comunque affrontati diversi aspetti dei dl Salvini. Conte ha ribadito la necessità di partire dalle osservazioni mosse dal Capo dello Stato per poi cercare di capire se ci sono convergenze per andare oltre ai rilievi posti da Mattarella. Tra i vari nodi, quello della necessità di ripristinare la protezione umanitaria, di abbassare le multe alle Ong e di rafforzare il sistema dell'accoglienza aumentando i fondi. Italia Viva e Leu hanno chiesto anche di cambiare il memorandum sulla Libia sui migranti, ma il pentastellato Di Stefano - viene spiegato - ha frenato, sostenendo che su questo punto è necessario un confronto con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Mauri (Pd): "Decreti verranno modificati"

Pd, Leu e Iv spingono quindi per apportare cambiamenti significativi, come l'ala pentastellata che fa riferimento al presidente della Camera Fico. In ogni caso, tutti i partecipanti al vertice hanno espresso soddisfazione per il dialogo che si è aperto. "Un incontro positivo, non c'è stata alcuna tensione", ha spiegato il capogruppo di Leu, Federico Fornaro. "Non ci sono distanze significative", ha poi aggiunto i viceministro all'Interno Matteo Mauri. Che ha anche garantito: "I decreti verranno modificati. Il nostro obiettivo è offrire una politica più efficiente". "Andiamo avanti con spirito collaborativo", ha poi aggiunto Crimi: "Affrontiamo tutti insieme la materia in modo razionale, senza alcun approccio ideologico: i decreti sicurezza hanno rappresentato un grande passo in avanti".