Elezioni regionali in Emilia, a Piacenza si conferma il centrodestra: prevale Borgonzoni

Politica

Nonostante il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini abbia vinto la consultazione, riconfermandosi governatore della Regione, nella città la candidata del centrodestra ha ottenuto il maggior numero di voti. Era accaduto anche nel 2014

A Piacenza, così come a Ferrara, i risultati delle elezioni sono in controtendenza rispetto al risultato regionale. A imporsi è infatti la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, nonostante nel conteggio generale abbia avuto la meglio Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra, riconfermatosi presidente. La leghista, nella città di Piacenza, ha ottenuto il 52,93% contro il 43,59% di Bonaccini. Anche nel 2014, nella città emiliana, il candidato del centrodestra Alan Fabbri aveva sconfitto Bonaccini, eletto comunque governatore  (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA - I CANDIDATI - LO SPECIALE REGIONALI). (GUARDA LA MAPPA SOTTO PER I DETTAGLI).

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I candidati

Sette i candidati che domenica 26 gennaio, in contemporanea con le elezioni regionali in Calabria, si sono sfidati per la presidenza dell'Emilia-Romagna. A contendersi la carica di presidente oltre Bonaccini e Borgonzoni, anche Simone Benini, sostenuto dal Movimento 5 Stelle; Stefano Lugli per L’Altra Emilia-Romagna; Marta Collot di Potere al Popolo; Laura Bergamini con il Partito Comunista; Domenico Battaglia per il Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità.

L’affluenza

L'affluenza a Piacenza, alle 12, è stata del 22,18%, mentre alle 19 del 54,32% (contro il 29,66% del 2014). Quella definitiva si è fermata al 63,64%, nettamente superiore al 36,49% del 2014 (I DATI SULL'AFFLUENZA IN EMILIA-ROMAGNA).

Il confronto con il 2014

Nel 2014, alle scorse Regionali, in Emilia-Romagna aveva vinto Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra, col 49,05%. Al secondo posto si era piazzato Alan Fabbri, candidato del centrodestra, col 29,85%. Giulia Gibertoni, del M5S, si era fermata al 13,31%. Nella città di Piacenza, Bonaccini aveva ottenuto il 40,02% dei voti, Fabbri il 43,50% e Gibertoni il 10,65%.

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