Legge elettorale, Matteo Salvini: "Mi auguro si dia parola al popolo"

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A Bologna il leader della Lega ha parlato dell'attesa decisione della Corte Costituzionale sul referendum proposto dal suo partito. L'ex ministro ha anche toccato il tema delle elezioni regionali e delle nomine Rai

"Mi aspetto che gli italiani possano scegliere, possano votare, che non venga loro sottratto questo strumento di democrazia che è il referendum", così Matteo Salvini, da Bologna durante il tour per le elezioni regionali, è tornato sull'attesa decisione della Corte Costituzionale sul referendum proposto dalla Lega sulla legge elettorale (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). L'ex ministro dell'Interno ha poi parlato anche delle nomine Rai e delle elezioni regionali.

Salvini: "Mi auguro che la consulta dia la parola al popolo"

"La legge elettorale non può essere chiusa in due stanze fra tre partitini che vogliono tornare al proporzionale per salvare la poltrona", ha spiegato Salvini augurandosi che "la consulta dia la parola al popolo". Sulle nomine Rai, invece, il leader della Lega ritiene che soddisfino "la fame di potere del Pd" chiarendo che il suo interesse è diverso: "Io mi occupo di altro, di lavoro, la gente ha fame di lavoro e il governo con la proposta di aumentare l'età pensionabile sta facendo un disastro".

"Bonaccini ha punito la città"

L'ex ministro dell'Interno ha poi criticato l'attuale presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, candidato del Partito Democratico. "Il Pd di Bonaccini ha deciso di tagliare il fondo di solidarietà Comunale, punendo quasi tutte le città dell'Emilia-Romagna", spiega aggiungendo che la Lega non vede l'ora di governare per "restituire buonsenso e serietà". "Ho scommesso un caffé non solo che vinciamo, ma anche di parecchio. Secondo me lo vinco", ha rivelato. 

Il caso Gregoretti

Riguardo la vicenda della nave "Gregoretti", invece, Salvini si è detto "orgoglioso" di quello che ha fatto, aggiungendo che "mi aspetto che decidano, pro o contro, colpevole o innocente, assolto o condannato ma decidano". 

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