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Zingaretti: “Il Pd va rifondato, basta con egoismi e conflitti”

Politica

A quattro giorni dalla sconfitta elettorale in Umbria, il segretario dem interviene sul Corriere della Sera: “I cittadini impauriti vogliono ritrovare la loro casa”. Su Salvini: “È forte perché ha saputo cogliere lo smarrimento degli italiani ma è un tifone di bugie”

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Il Partito democratico "va rifondato" e bisogna smetterla con "egoismi e conflitti" interni, perché "i cittadini impauriti vogliono ritrovare la loro casa" in cui esprimere "bisogni, desideri e talenti". Lo ha scritto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un intervento sul Corriere della Sera a quattro giorni dalla debacle elettorale in Umbria (LO SPECIALE - CHI GOVERNA LE REGIONI - LA MAPPA DEL VOTO - I RISULTATI ). "La destra", ammette Zingaretti, "ha saputo più di noi cogliere lo smarrimento degli italiani, lo sradicamento di legami antichi, la paura della frammentazione e della dispersione".

"Salvini offre approdi forti e chiari, ma intollerabili"

“Ci si domanda spesso perché Salvini e la destra siano così forti”, scrive nella sua lettera il segretario dem, “i motivi sono molti tra cui sicuramente la presenza nel territorio”. Poi l’analisi più approfondita sui motivi del successo della Lega, che secondo Zingaretti sa proporre ai cittadini “approdi forti e chiari, anche se autoritari, regressivi e intollerabili per noi, perché illiberali e xenofobi” (LE TENSIONI NEL GOVERNO DOPO IL VOTO).

"Una storia di conflitti e di egoismi"

"Salvini è il migliore a raccontare e rappresentare i problemi", ma è anche "il peggiore a risolverli", ha chiosato subito dopo. Di più: "È un tifone di bugie raccontate con un sorriso". Da qui l'autocritica, perché di fronte a questo enorme macigno "il centrosinistra non è stato in grado di fare altrettanto sulla base di un suo rinnovamento ideale, programmatico e identitario", ha scritto ancora Zingaretti. In particolare ha lamentato "una storia di conflitti, separazioni, di chiusure e a volte di egoismi” (LE PAROLE DI SALVINI DOPO LA VITTORIA IN UMBRIA).

"Un Pd aperto, plurale e radicato"

È quindi necessaria una rifondazione del Pd, che per Zingaretti significa "ricostruire una comunità aperta". Il leader dem anticipa anche che a novembre si aprirà a Bologna (con la tre giorni da lui organizzata dal 15 al 17 novembre) un grande confronto politico e culturale su come il Pd pensa gli anni Venti del nuovo secolo. Poi, la chiusura su come si immagina il nuovo Pd: "Aperto, plurale e radicato".