Il ministro dello Sviluppo economico ed esponente del M5s: "Vogliamo colpire grandi evasori sopra ai 100mila euro". Sulla manovra economica: "Non è vero che ci sono tante tasse in più". E su Alitalia assicura: "Non resterà a terra"
L'uso del contante "non è il tema centrale per la questione dell'evasione fiscale: noi vogliamo colpire i grandi evasori, chi froda il fisco consapevolmente per cifre superiori ai 100.000 euro". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico ed esponente del M5s Stefano Patuanelli, intervistato a Sky TG24 da Sarah Varetto. Parlando della manovra, il ministro ha poi spiegato che alcuni elementi potranno cambiare.
"Manovra, non è vero che ci sono tante tasse in più"
Sempre riferendosi alla manovra, Patuanelli ha assicurato che oltre alle misure per evitare l’attivazione delle clausole di salvaguardia “c’è molto per le famiglie”. Poi ha spiegato che “non ci sono molte tasse di più”. Mentre sulla riduzione del cuneo fiscale ha detto: è "un’operazione mai fatta".
Contante, "giusto stimolare i cittadini a un uso virtuoso"
Altra misura cardine della manovra sono le norme sull'uso del contante: "È giusto stimolare i cittadini a un uso virtuoso", afferma Patuanelli, "ma il peso non può ricadere sui commercianti". Sulle sanzioni legate all’obbligatorietà dell’uso del Pos, inserite probabilmente nel prossimo decreto fiscale, Patuanelli si dice d’accordo, ma sottolinea che "ci sono dei beni che non si possono comprare con carte di credito e bancomat".
“Alitalia non resterà a terra”
Poi, parlando di Alitalia, il ministro ha assicurato: "La compagnia non resterà a terra". Nel decreto fiscale, anche se il Consiglio dei ministri ha deliberato salvo intese, "confermo che c'è una previsione" per Alitalia, ha detto, e "il governo è pronto a fare la sua parte".
Il ministro sul caso Whirlpool: "Comportamento inaccettabile"
Spazio anche al caso Whirlpool: "La posizione dell’azienda" di fermare l’attività a Napoli "è inaccettabile", dice Patuanelli. E garantisce: il governo sta cercando di "individuare una soluzione giusta per questo caso".
Plastic tax da 1 luglio
Mentre sulla plastic tax, il ministro ha spiegato che è un'imposta che nasce dall'1 gennaio "ma sarà traslata nel tempo in modo da poter limitare l'impatto. Nella bozza la partenza è il primo luglio". Poi un passaggio anche sull’Impresa 4.0: “Serve un piano triennale". L’importante è che “ci siano misure che abbiano una durata nel tempo” su cui “le imprese possano fare affidamento”.