Autonomia, Fioramonti: "Nella scuola non si fa". Boccia: "No a smembramento"

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Stop del titolare dell'Istruzione alla regionalizzazione del sistema scolastico. Sulle assenze giustificate per chi partecipa allo sciopero sul clima: "Senza proteste parleremmo di calcio". Il ministro per le Autonomie: "Ha senso responsabilizzare chi è sul territorio"

Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti chiude all'autonomia anche nella scuola: “Non si fa", ha detto. Il ministro esclude quindi l’ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione nazionale nell’ambito del progetto di realizzazione dell’autonomia differenziata, che consente alle regioni a statuto ordinario di negoziare particolari e specifiche condizioni di autonomia. E sul tema delle autonomie regionali è intervenuto, a Sky tg24, anche il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia: “Se diventa lo smembramento del sistema anche economico finanziario, diventa un danno”.

Boccia: "Ha senso responsabilizzare chi è sul territorio"

"Una cosa sono le competenze amministrative, per le quali io sono assolutamente d'accordo nel potenziare non solo le Regioni, i livelli territoriali - ha spiegato Boccia - Cioè se noi l'autonomia la intendiamo come attuazione della sussidiarietà, come nuovo modello sociale, ha molto senso responsabilizzare chi è sul territorio". Se invece, ha aggiunto il ministro, "diventa lo smembramento del sistema anche economico finanziario, diventa un danno. L'Italia è più forte con un Veneto che funziona meglio, con una Lombardia che funziona meglio, con la mia Puglia che funziona meglio. L'Italia e la Puglia, il Veneto, l'Emilia e la Lombardia si indeboliscono se diventano degli staterelli".

Giustificazioni per sciopero sul clima, “senza proteste parleremmo di calcio”

Fioramonti è tornato poi sul suo invito a giustificare le assenze egli studenti che partecipano allo sciopero sul clima per la giornata del 27 settembre: “La circolare che ho fatto invita le scuole ad accettare la motivazione 'ha partecipato allo sciopero per il clima'”, spiega il ministro, sottolineando che “la giustificazione va fatta comunque. L'iniziativa ha un valore simbolico: vogliamo dare centralità al diritto degli studenti di svegliare le coscienze. Senza queste iniziative probabilmente parleremo dell'ultima partita di calcio".

Tassa sulle merendine, "il Mef trovi i fondi”

Quanto alla discussa tassa sulle merendine per aumentare lo stipendio ai docenti e finanziare scuola e università, Fioramonti ha affermato: "Mi sono permesso di proporre un modo per recepire fondi, rispetto i percorsi del governo” ma “a me interessa che si trovino le risorse. Ho proposto interventi fiscali intelligenti, non ho mai parlato di patrimoniali ma di proposte, di un modello fiscale che altri Paesi hanno già adottato", ha concluso il ministro.

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