Scontro nel governo, Di Maio: "Grave che Lega minacci crisi". Salvini: "È nella sua testa"

Politica

Il Carroccio capitolino dice no al 'Salva Roma' e attacca: "Raggi non in grado". A livello nazionale continuano le polemiche dopo il caso Siri. Secondo il leader M5s, "Italia non è un gioco". Ma il vicepremier leghista smussa i toni: “Nessuna crisi, troppe cose da fare"

Il giorno dopo la notizia delle indagini che coinvolgono il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, per cui si ipotizza il reato di corruzione, si alza il livello dello scontro nel governo. Dopo che ieri il M5s ne ha chiesto a gran voce le dimissioni, mentre la Lega ha fatto quadrato attorno al suo esponente, oggi i due vicepremier tornano ad attaccarsi prima di distendere i toni. "Anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo - scrive il leader dei pentastellati Luigi Di Maio su Facebook - Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito”, rincara. "Macché crisi di governo! - replica in una nota l’altro vicepremier, Matteo Salvini - La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell'interesse degli italiani, la crisi di governo è solo nella testa di Di Maio che farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi”. "Non c'è nessuna crisi, abbiamo troppe cose da fare per perdere tempo", ribadisce in giornata Salvini. Intanto però dalla Lega capitolina arriva un nuovo attacco alla sindaca di Roma Virginia Raggi: "Non è in grado di amministrare" (ZINGARETTI ATTACCA: SALVINI E DI MAIO VADANO A CASA).

Capogruppo Lega: "Stop al 'Salva Roma'"

"Il 'Salva Roma' non ci convince perché il sindaco non ha dato alcuna reale prospettiva di sviluppo della città. Il governo è disposto ad aiutare Roma, la Lega in primis, ma il problema vero è che in tre anni il M5S non ha offerto alcuna visione della città, è tutto peggiorato. E la Raggi non è in grado di amministrare", ha detto in giornata il capogruppo della Lega in Campidoglio Maurizio Politi. Anche Salvini ribadisce il suo no al 'Salva Roma', affermando che "stiamo lavorando a un decreto crescita e non credo ci debbano essere comuni di seria A e di serie B". E alla domanda se avesse paura di un possibile default della capitale il ministro dell'Interno ha risposto: " Mi spaventa un sindaco che dice di non avere il controllo della città".

Di Maio: “L’Italia non è un gioco”

A livello nazionale lo scontro è tra i vicepremier: "L'Italia non è mica un gioco, l'Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L'Italia non è un trofeo e trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo", sottolinea Di Maio su Facebook. Polemiche a tutto campo, dopo che ieri il Carroccio ha accusato il M5s di applicare un “giustizialismo a intermittenza”, portando ad esempio il caso giudiziario che ha riguardato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Abbiamo sempre agito rispettando un punto, un principio: la legalità! Siamo sempre stati coerenti su questo - tuona Di Maio - Lo abbiamo dimostrato anche recentemente a Roma. Siamo nati sulla questione morale e gli indagati per corruzione o per aver preso mazzette e tangenti no, non possiamo accettarli. Siamo entrati per cambiare le cose, non per lasciarle così come sono". Poi aggiunge: ”Mi auguro che la Lega lo abbia capito. Perché quella di ieri su Virginia Raggi è stata una vera e propria sceneggiata mediatica”.

“Siamo stati noi a bloccare le misure controverse”

Il capo politico dei 5 Stelle entra poi nel merito delle indagini nei confronti di Siri. ”È stato proprio il MoVimento 5 Stelle - spiega - a bloccare i tentativi del sottosegretario leghista Siri di introdurre alcune misure diciamo un po' controverse. E anche i giornali oggi ne danno conto. Noi ce le ricordiamo: quando arrivarono sui nostri tavoli ci sembrarono strane e le bloccammo. Questo dimostra che gli anticorpi del Movimento ci sono e sono ancora forti. Senza di noi chissà cosa sarebbe accaduto”, chiosa Di Maio.

Fonti Lega: “Nessun contatto con Fi”

Da parte sua la Lega nega di aver iniziato una trattativa con Forza Italia per costruire un esecutivo alternativo a quello guidato da Giuseppe Conte. ”Nessun contatto con Forza Italia, a differenza dei 5Stelle che spesso sembrano andare d'accordo col Pd…”, rilanciano fonti del partito.

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