Manovra, Giorgetti: "Entro lunedì il punto su trattativa con Ue". Testo passa al Senato

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L'aula di Montecitorio dà il via libera alla legge di Bilancio, ma a Palazzo Madama il provvedimento potrebbe essere profondamente cambiato. Tria: "Qualunque modifica si farà lì, poi è finita". Il sottosegretario Giorgetti: "Ci sarà una posizione unica"

La Camera ha approvato la manovra con 312 voti a favore, 146 contrari e due astensioni, dopo la fiducia ottenuta ieri con 330 sì. Ora il testo passerà al Senato, dove probabilmente verrà in parte riscritto (TUTTI GLI EMENDAMENTI) per trovare un’intesa con l’Unione Europea, e dove sono attese misure chiave come quota 100 e reditto di cittadinanza. “Stiamo studiando tutte le opzioni, stiamo vedendo gli spazi finanziari e facendo le stime dettagliate”, ha affermato oggi il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che definisce “possibile” un accordo con la Ue sulla manovra.

Giorgetti: “Lunedì punto su trattativa con Ue”

"Entro lunedì si tirano le fila, nel frattempo arriveranno i calcoli di Ragioneria e Inps" su reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni, annuncia intanto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà in Parlamento martedì, ma "non è ancora in agenda" un vertice di governo prima del suo discorso, anche se comunque "ci sarà un incontro per fare il punto", conclude Giorgetti. Sulla trattativa con l’Ue il sottosegretario afferma che “un punto di incontro si trova se si confrontano due ragionevolezze, sono fiducioso sulla ragionevolezza del governo italiano, spero in quella della Commissione".

Ancora rebus su trattativa con l'Ue

Ieri la Camera aveva dato il via libera alla fiducia sulla manovra: a Montecitorio hanno votato 330 sì, 219 no e un solo astenuto. Ora il governo gialloverde è già pronto a riscrivere la legge di bilancio nel secondo giro al Senato. La tensione resta alta tra gli alleati sull'ecotassa per le auto più inquinanti. Il M5s insiste sulla norma - “è nel contratto di governo”, dicono - mentre Salvini ribadisce: “Tutelare l'ambiente, ma senza nuove tasse”. Al Senato i tempi per l’esame sono stretti, le misure che potrebbero cambiare restano numerose: dalla pace fiscale, con l'abbandono della via del condono per passare al saldo e stralcio, alle pensioni d'oro. A Palazzo Madama sono poi attese le misure chiave su reddito e pensioni, dalla riforma della legge Fornero al taglio appunto degli assegni previdenziali più alti. C'è da risolvere anche il mancato rifinanziamento per gli orfani di femminicidio, che potrebbe essere corretto.

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