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Primarie Pd, la corsa per la segreteria. Sala critico: "Non voterò, come in passato”

Politica

Giorgia Finesi

Con l'assemblea si avvierà ufficialmente il percorso che porterà il PD a scegliere il nuovo segretario. Candidature non tutte formalizzate, da decidere anche la data delle primarie. Il sindaco Sala critico: "Non parteciperò al voto"

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Mancano poche ore all'assemblea del Pd e tra i dem si discute ancora della tempistica. Una parte del partito punterebbe ad un'accelerazione, un congresso lampo per definire il prima possibile una nuova direzione e una nuova guida. Ma il partito, si sa, è composto da correnti, non tutti sono d'accordo. I renziani, ad esempio, non sembrano convinti di affrettare i tempi.

Con l'assemblea al via la macchina congressuale

Ma con l'assemblea si avvia, di fatto, il percorso verso la scelta del nuovo segretario. Maurizio Martina darà le dimissioni e Matteo Orfini, presidente, assumerà la funzione di reggente fino al Congresso. Considerando le  tappe, appuntamenti tecnici dettati dal regolamento, le primarie potrebbero essere convocate tra la fine di febbraio e la metà di marzo. Quanto alle candidature, in campo, per il momento, restano Nicola Zingaretti, Matteo Richetti, ex portavoce dem, Francesco Boccia e l'outsider Dario Corallo. Non scioglie ancora la riserva l'ex ministro dell'Inteno, ultime ore di riflessione, si attende un suo annuncio dopo l'assemblea di sabato.  Cresce, intanto, l'ipotesi di un ticket Bellanova- Minniti, appoggiato dalla corrente di Matteo Renzi.

Primarie, scettico Sala: "Non voto"

Scettico sulle primarie il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Il mio orientamento è quello di non andare a votare, come non sono andato alle precedenti"- afferma- "sono coerente e posso permettermelo, non avendo la tessera del Pd." Intanto i big del partito si posizionano, c'è chi , tra Marco Minniti e Nicola Zingaretti, sarebbe alla ricerca di una terza via. Nel frattempo il Presidente della Regione Lazio incontra la stampa estera e il tema, in vista non solo del Congresso ma anche delle prossime europee, sembra essere la discontinuità dalla vecchia leadership: "Se vincerò il Congresso sarà l'occasione giusta per dimostrare che abbiamo cambiato passo." Chi vuole intendere.....

Attesa per le ultime candidature

Con l'assemblea di sabato, con cui formalmente si dà il via al congresso, ci si  aspetta che le candidature vengano, tutte, formalizzate.. Si attende il sì di Minniti, ma anche la decisione di Maurizio Martina. I nodi da sciogliere sono molti. Si tratta di capire che linea adotterà il nuovo segretario. La scelta è quella che maggiormente divide i dem, un Pd volto ad allargare verso il centro o un partito rivolto a sinistra, concentrato a riconquistare una parte di elettorato deluso e frammentato, che continua a non trovare una casa comune.