Il premier spiega i piani dell'esecutivo: "Confidiamo di partire con la task force ‘taglia-forbici’. Se poi non dovessimo riuscire, cercheremo dei meccanismi di contenimento della spesa". Sullo spread dice: "tornando indietro lo terrei più basso, ma non dipende da me".
Se la crescita non rispetterà le previsioni con effetti sul deficit e sul debito, "adotteremo misure di contenimento della spesa". È questo il piano del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, come ha spiegato lui stesso nel corso di un’intervista. Il premier, sui prossimi passaggi, ha poi precisato: “Confidiamo di partire con la task force ‘taglia-forbici’ prima. Se poi non dovessimo riuscire, cercheremo dei meccanismi di contenimento della spesa". E sull'ipotesi dei tagli automatici, commenta: "Stiamo studiando". Le dichiarazioni di Conte arrivano dopo il messaggio consegnato dalla Commissione europea e dai ministri dell’Economia dell’Ue al ministro Giovanni Tria: entro martedì il governo deve inviare a Bruxelles una correzione della manovra "considerevole”, e se non lo fa, sa già di andare incontro a una procedura d'infrazione.
Conte: spread scenderà quando la manovra verrà spiegata
Conte ha poi affrontato la questione dello spread (L'ANDAMENTO DEL 6 NOVEMBRE). Il premier confida che il differenziale scenderà man mano che l’esecutivo spiegherà e dimostrerà che “il piano sugli investimenti è concreto e che la crescita è un obiettivo entro la nostra portata”. "Cosa non rifarei nella mia esperienza di governo? Purtroppo non dipende da me ma terrei lo spread più basso”, ha poi detto a ‘Di Martedì’. ”Ma del resto", ha ricordato, "lo spread era balzato a 265 quando ci siamo insediati e non avevamo ancora toccato palla".