Lodi, Salvini: "Distinguere tra onesti e furbi". Fico: chiedere scusa

Politica
Il presidente della Camera Roberto Fico e il vicepremier Matteo Salvini
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Il vicepremier conferma la linea della sindaca. Il servizio verrà dato "solo a chi ne ha diritto", nel caso di stranieri che non possano ottenere i documenti richiesti “il Comune si fiderà della buonafede". Botta e risposta alla Camera tra il presidente e la Lega

I casi di Riace e Lodi hanno sollevato molte polemiche nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ma il titolare del Viminale ha voluto replicare alle accuse di razzismo nei suoi confronti: “Termini come razzismo o apartheid sono così gravi che non vanno maneggiati a sproposito. Il Pd, dopo aver vaneggiato di nazifascismo in campagna elettorale, ora delira per quanto accade a Lodi e Riace”. Il vicepremier ha spiegato: “Nel Paese che voglio, le regole valgono per tutti e l’unica distinzione non è tra bianchi e neri ma tra onesti e disonesti”. Ma la polemica è anche all'interno della maggioranza di governo. Sulla mensa di Lodi, infatti, secondo il presidente della Camera Roberto Fico (M5s), "si deve chiedere scusa". Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, a sua volta attacca Fico: "Si dedichi a Montecitorio e resti super partes".

Salvini: a Lodi valuteremo “buona fede”

Sulla vicenda di Lodi, sulla quale si è mossa un'ondata di solidarietà che in poche ore ha raccolto sui social donazioni superiori al denaro necessario a garantire la mensa a tutti i bambini, Salvini ieri sera ha confermato la linea del sindaco leghista: “Nella città lombarda, la brava Sara Casanova non ha chiuso la mensa scolastica agli immigrati, ma il Comune darà agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto. Gli stranieri devono fornire documentazione del loro paese d’origine, dove magari hanno proprietà e disponibilità economiche, ma se non è possibile il Comune si fiderà della buonafede”. A sua volta, la sindaca di Lodi Sara Casanova ha voluto ribadire che "il Regolamento rimane in vigore, la legge deve sempre valere per tutti”, difendendo “il principio di equità che sta alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza”.

Fico: chiedere scusa e poi bimbi a mensa

Dalla maggioranza, una posizione molto diversa arriva dal presidente della Camera Roberto Fico, del M5s, che ha commentato: “Nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o in modo inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa scolastica". Sull’iniziativa che ha permesso di raccogliere 60mila euro per i bimbi, Fico ha detto che “ci rendiamo conto come ogni volta si crei una ingiustizia, una discriminazione, il nostro Paese è sempre pronto a rispondere".

Lega: polemica gratuita, pensi ai lavori della Camera

In serata però il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, attacca Fico: "L'ultimo Presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna. Ci auguriamo che invece che lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all'organizzazione dei lavori di Montecitorio, restando super partes".

A Riace “indagini avviate da Minniti”

Oltre che del "caso Lodi", Salvini nel suo intervento sui social, è tornato anche sulla vicenda Riace (IL BORGO MODELLO DI INTEGRAZIONE), dopo l’arresto del sindaco Lucano (CHI È) e la disposizione di trasferimento per i migranti ancora ospiti dello Sprar. "Quelli del Pd che parlano di 'deportazioni', sanno che l'indagine sulle gravi irregolarità di Riace, e del suo arrestato sindaco, erano state avviate da Minniti, mio predecessore al Viminale e oggi possibile segretario del loro partito?”, ha detto Salvini sui social. "La vicenda è incredibile: c’è un sindaco che per la gestione degli immigrati è stato arrestato per ordine del pm (e non del sottoscritto) e sono spuntate una serie di irregolarità contabili segnalate dal Viminale quando il governo era ancora di centrosinistra. Irregolarità che hanno fatto scattare la revoca dei finanziamenti per l’accoglienza”. Proprio ieri il Viminale ha spiegato che i trasferimenti "non saranno obbligatori”.

 

 

 

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