Manovra, Draghi: "Fiducioso che si trovi un compromesso"

Politica
Mario Draghi (Ansa)

Il presidente della Bce dopo gli attacchi di Bruxelles e delle istituzioni internazionali: "Abbassare i toni e aspettare i fatti". E avverte: "La discussione sull'euro ha causato danni". Intanto Conte ha riunito sottosegretari e tecnici per "definire i dettagli"

"Sono fiducioso che tutte le parti trovino un compromesso". Il presidente della Bce Mario Draghi torna sulla manovra economica italiana, da giorni al centro dell’attenzione di Bruxelles e delle istituzioni internazionali. "Sappiamo che ci sono procedure stabilite e accettate da tutti, ci sono state deviazioni: non è la prima volta e non sarà l'ultima", dice Draghi che invita anche a non drammatizzare. "Come ho detto", ricorda, "bisogna abbassare i toni" e "aspettare i fatti". Ieri sera, intanto, il premier Giuseppe Conte ha riunito a Palazzo Chigi sottosegretari e tecnici per "definire i dettagli" del decreto fiscale e della legge di bilancio: "Non ci fermiamo un attimo, il lavoro da fare è tanto, ma vi assicuro che l'impegno di questo governo è incessante", ha assicurato (COSA PREVEDE IL DEF).

Draghi: "Discussione su euro ha causato danni"

Nella conferenza stampa finale dell'istituto centrale nell'ambito dei meeting annuali di Fmi/Banca mondiale, Draghi ha poi ricordato che lo scontro sulla manovra fra Roma e Bruxelles ha portato problemi pratici. "Un'espansione del bilancio in un Paese ad alto debito diventa molto più complicata se la gente comincia a mettere in dubbio l'euro", ha spiegato. "Queste dichiarazioni", ha proseguito il presidente della Bce, "hanno creato danni reali e ci sono molte prove che lo spread (COS'È) è cresciuto per queste dichiarazioni". Respinge poi le accuse di rialzo proprio dello spread sui titoli di Stato italiani per la fine degli acquisti entro fine anno. I mercati, ha notato, non hanno reagito all'annuncio della fine del "quantitative easing" (Qe) già dato a giugno. "Quello che accade oggi è legato all'Italia e quindi non c'è contagio in atto, e una questione locale”, ha precisato Draghi.

Gli attacchi internazionali alla manovra

Le dichiarazioni di Draghi arrivano all’indomani di una serie di critiche mosse al piano del governo giallo-verde. L'esecutivo, però, tira dritto e ha escluso modifiche significative alla manovra ammettendone solo alcune marginali. "L'Italia è in direzione opposta ai nostri suggerimenti, e con margini limitati non è il momento di allentare le politiche di bilancio", ha sostenuto il Fondo Monetario Internazionale. Ma un attacco è arrivato anche dal presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker: "L'Italia non rispetta la parola data, così si mette in pericolo la solidarietà europea" (I DUBBI DELL'UE). Lo stesso Draghi, ieri, aveva poi lanciato un richiamo: "Chi ha debiti segua il patto di stabilità". Pronte le risposte dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio agli attacchi. Per il leader leghista "un bel tacere non fu mai scritto". Mentre per quello pentastellato "dopo gli attacchi del Fmi, manca solo la Nasa".

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