Di Maio: non temiamo attacco dei mercati, noi non siamo ricattabili

Politica
Luigi Di Maio (Archivio Ansa)

Il vicepremier, intervistato dal Corriere della Sera, dice: “Non vedo rischio concreto che questo governo sia attaccato. Ue ci lasci fare le riforme”. Sui vaccini: “Non siamo mai stati contro”. Ma Confindustria è ancora critica: “Questo esecutivo ci ha deluso"

"Non vedo il rischio concreto che questo governo sia attaccato. È più una speranza delle opposizioni, ma se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili". Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha replicato al timore, evocato ieri dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, di un attacco all’Italia sui mercati. Di Maio ha parlato anche di vaccini, ribadendo che il M5s non è mai stato contrario, e ha promesso “rispetto degli equilibri di bilancio” a patto che l’Ue “ci lasci fare le riforme”.

Di Maio: “Ricostruire cassa integrazione”

Il vicepremier ha anche annunciato un "decreto legge per ricostituire la cassa integrazione per cessazione", misura che "si impone, viste le crisi che ci ha lasciato il precedente governo". Da parte sua, il ministro ha spiegato che “i provvedimenti fondamentali del contratto li faremo col massimo rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche chiedendo all'Europa di farci fare le riforme che ci permetteranno di abbattere il debito pubblico”. Di Maio assicura che il tetto del 3% di deficit "non ci sarà bisogno di sforarlo. Con Conte e Tria convinceremo la Ue a farci fare riforme che porteranno all'abbassamento del debito e all'aumento della domanda interna. Inoltre porteremo avanti una lotta senza quartiere a tutti gli sprechi”.

Di Maio: su vaccini idee malsane, non siamo contro

Il capo politico del M5s ha replicato all’ipotesi di eventuali divisioni nel Movimento sul tema vaccini: “Voglio mettere a tacere qualche idea malsana. Da quando sono capo politico non siamo mai stati contro, vogliamo che si facciano. Non vediamo di buon occhio legare l'obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c'è rischio di epidemie". Di Maio ha aggiunto che "la mamma che si vanta di aver falsificato l'autocertificazione sappia che rischia fino a due anni di galera. La legge va applicata, perché non si gioca con la salute".

La tenuta dell’esecutivo

Il leader del M5S ha dato rassicurazioni sulla tenuta del governo: "Con la Lega possiamo lavorare cinque anni in piena lealtà. Salvini e io ci capiamo al volo. Non spero nello sfaldamento dell’alleanza di centrodestra, ma vedo che i rapporti tra sedicenti alleati sono a un punto critico". Sulle Europee, Di Maio ha spiegato che "i numeri dicono che la maggioranza formata da Ppe e Pse non esisterà più, finirà l'epoca dell'austerity e inizierà un nuovo settennato di bilancio espansivo. Questo governo ha oltre il 60% di consensi, mentre l'establishment Ue sarà spazzato via da elezioni storiche” (I TEMI CHE DIVIDONO LA MAGGIORANZA).

Ilva, Tav e Tap

Sull'Ilva il ministro dello Sviluppo economico ha spiegato che "quando ci saranno i presupposti per un accordo li metteremo sul tavolo e cercheremo un'intesa, ma ancora non ci siamo". Quanto alla Tav, "va ridiscussa. Salvini e io abbiamo visioni differenti ma troveremo la soluzione. Per il Tap, sarà il presidente del Consiglio a trovare un'intesa entro fine anno. Sono fiducioso".

Confindustria delusa

Dalla pagine del Messaggero, però, arriva ancora una bocciatura da parte di Confindustria al governo. Il presidente Vincenzo Boccia, in vista della messa a punto della manovra, dice: “Ci aspettavamo di più. Ci sentiamo delusi nel merito e amareggiati nel metodo. Il decreto dignità aumenta il costo del lavoro, a proposito di flat tax, e non aumenterà l’occupazione”.

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