Continua il dibattito tra Lega e M5s su progetti come Tav e Tap. Il vicepremier: "Esecutivo è coeso". Fraccaro: “Non possiamo far pagare agli italiani costi inutili”. Il sottosegretario leghista ai Trasporti Rixi: “Legittimo punto di vista del M5s ma ci siamo anche noi”
Nell’ultima settimana prima delle ferie estive, il dibattito politico continua a concentrarsi sul nodo delle grandi opere (QUALI SONO), con la Lega che si dice favorevole mentre il M5s si attesta su posizioni opposte ma si divide tra scettici, come il ministro per il Sud Barbara Lezzi che ieri proprio su questo ha avuto un botta e risposta con Matteo Salvini, e attendisti. Tra questi ultimi il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, che oggi in un’intervista al Corriere della Sera ha ribadito che “la linea del governo è chiara: per le grandi opere l'analisi costi-benefici è il nostro faro. Non possiamo far pagare per decenni agli italiani i costi di opere inutili”. Intanto il vicepremier Luigi Di Maio si dice "estremamente fiducioso" che Lega e M5s troveranno "un'intesa" e ha sottolineato come "io e Salvini ci capiamo al volo", la Lega "è sempre stata leale" e l'esecutivo "è coeso". Di Maio ha poi ribadito come "il M5s non ha un pregiudizio sulle grandi opere ma va ricordato" che si tratta di "spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione in un paese in cui spesso i cittadini non hanno autobus, strade e metro nelle periferie".
Fraccaro: con la Lega sensibilità diverse ma procediamo coesi
Fraccaro torna sulla Tav, dopo che il ministro Toninelli ha parlato di decisione entro l'anno: “Il progetto risale a 30 anni fa, attendere 4 mesi per valutare ogni opzione mi pare ragionevole. Il nostro impegno di fronte ai cittadini resta quello di ridiscutere integralmente il progetto, la stessa Francia comprende i dubbi". Secondo il ministro, “il Paese ha bisogno di piccole opere diffuse e infrastrutture strategiche, per individuarle bisogna ragionare in termini di opportunità. E va ascoltata la volontà dei cittadini”. Infine, interrogato sulle distanze tra M5s e Lega risponde: "Ci sono sensibilità diverse ma abbiamo definito nel dettaglio l'azione di governo prima di partire proprio per procedere in modo coeso. Non spenderemo mai miliardi di euro senza garantire la convenienza dell'opera: su questo c'è piena sintonia". (I TEMI CHE DIVIDONO LA MAGGIORANZA)
Rixi (Lega): legittimo punto di vista del M5s ma al governo ci siamo anche noi
Sulla linea Alta velocità Torino-Lione è tornato oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, anche il sottosegretario leghista ai Trasporti, Edoardo Rixi, che ha voluto rispondere al presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che ieri ha annunciato la realizzazione di una sua analisi costi-benefici perché, dice, “quella governativa si annuncia già scritta”. “La Tav è opera transfrontaliera. Di risparmi sul versante italiano se ne possono fare e dunque di revisione ha senso parlare. Bloccarla è un altro paio di maniche - ha detto Rixi - Io sono fiducioso sul fatto che i dati della revisione daranno ragione a noi, e dovrebbe esserlo anche Chiamparino. Però, ci siamo impegnati a fare questa analisi e dunque ha un senso, non soltanto politico, farla”. Alla domanda se ha ragione il ministro Lezzi quando dice che, sulla base della popolazione, esiste un deficit di investimenti sulle infrastrutture per il Sud, Rixi risponde: "Il tema importante non è fare le opere al Nord o al Sud, ma farle dove servono e quello della popolazione è criterio assolutamente relativo”. “Quello dei Cinque Stelle - conclude il sottosegretario - è un punto di vista legittimo, ma al governo non ci sono soltanto i 5stelle”.
Lo scontro tra Salvini e Lezzi
Il disaccordo tra Lega e M5s è culminato, nella giornata di ieri, in un botta e risposta tra Salvini e il ministro per il Sud. Al vicepremier, dichiaratosi favorevole alle grandi opere anche in un’intervista a Sky tg24, Lezzi ha scritto su Facebook: "Caro Matteo Salvini, in Italia servono le infrastrutture ed in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L'Italia aspetta”. Parole a cui il ministro dell’Interno ha replicato in serata: "Le infrastrutture servono, io voglio andare avanti. I Cinque Stelle sono gente affidabile, concreta, con voglia di fare bene le cose. Ma su qualche cosa dobbiamo metterci d'accordo".