I partiti si sfidano in piazza: Pd a raccolta il 1° giugno, M5S il 2

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I Dem in difesa di Mattarella. Di Maio ha invece indetto una dimostrazione a Roma per protestare contro la decisione del Capo dello Stato di dare l’incarico per la formazione dell’esecutivo a Cottarelli. Lega nelle piazze il 2 e 3 giugno

"Il 2 giugno invito tutti a venire a Roma per una grande manifestazione". L’idea di Luigi Di Maio, dopo la mancata intesa con il capo dello Stato Sergio Mattarella sulla formazione di un governo con la Lega e il conseguente conferimento dell’incarico a Carlo Cottarelli (CHI È), è una piazza di protesta contro il presidente della Repubblica proprio nel giorno della Festa della Repubblica. Sulla stessa linea anche il Carroccio, che ha annunciato che sarà presente in mille piazze il 2 e il 3 giugno, mentre il Pd ha proclamato una mobilitazione nazionale per l’1 giugno in difesa della Costituzione e del Colle, accusato di aver privilegiato gli interessi di Bruxelles a quelli dei cittadini italiani.

Di Maio: “Tutti a Roma”

"Organizzeremo delle manifestazioni nelle principali città italiane, delle passeggiate, dei gesti simbolici, tutto ciò che è possibile fare pacificamente per affermare il nostro diritto a determinare il nostro futuro. Il 2 giugno, il giorno della festa della Repubblica, invito tutti a venire a Roma. È importante farci sentire e farci vedere perché già iniziano a circolare delle bugie", ha detto Di Maio in una diretta Facebook, invitando tutti alle 19 in piazza Bocca della Verità.

Salvini: “Spiegheremo quello che non stiamo facendo”

Nelle piazze ci sarà anche la Lega, anche se Matteo Salvini precisa: "Noi intanto cerchiamo di lavorare e di produrre fatti concreti, poi sicuramente ci potranno essere delle manifestazioni. Noi come Lega avevamo già da tempo prenotato per il prossimo week end, il 2 e 3 giugno, più di mille piazze in tutta Italia per spiegare, speravamo, quello che facevamo al governo. Evidentemente saremo in mille piazze per spiegare quello che non stiamo facendo per colpa di qualcuno".

Pd: "Giù le mani dal 2 giugno"

Il Pd, invece, ha scelto l’1 giugno per scendere in piazza con una mobilitazione nazionale in difesa del capo dello Stato: "Il Pd si mobilita a difesa della Costituzione, del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni e lo fa promuovendo in particolare domani (oggi ndr) in tante piazze italiane iniziative aperte a tutte le realtà democratiche, presidi e manifestazioni - ha detto il reggente Maurizio Martina - Venerdì 1 Giugno alle 17,00 sarà la volta di due grandi manifestazioni a Roma e a Milano". E il partito, in una nota, attacca la decisione dei pentastellati: "Giù le mani dal 2 giugno: è la festa della Repubblica e di tutti gli italiani. Usare, come fa Di Maio e Salvini, la data che celebra la nascita della Repubblica quale momento per dividere il Paese e attaccare le nostre istituzioni democratiche, segna ancora una volta la deriva estremista del Movimento 5 Stelle e della Lega. Il 2 giugno saremo in tutta Italia la dove si celebra il legame di tutto il popolo italiano al presidente della Repubblica e alle istituzioni".

Cos’è successo

Dopo che Giuseppe Conte ha rimesso il mandato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, decisione basata sullo scontro nato dal nome di Paolo Savona al ministero dell’Economia, fortemente voluto da Lega e M5s ma osteggiato dal Quirinale, il capo dello Stato ha dato l’incarico a Carlo Cottarelli, che già oggi potrebbe tornare al Colle per presentare la lista dei ministri (IL TIMING). L’ex capo della delegazione italiana al Fmi ha chiarito subito che “senza fiducia si andrà al voto dopo l'estate”, altrimenti l’obiettivo è di approvare la legge di bilancio e aprire la strada a elezioni per l'inizio del 2019. (CREA LA TUA MAGGIORANZA: IL SIMULATORE)

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