Governo, Salvini: "Chiederò preincarico. Accordo con M5S o elezioni"

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Il leader della Lega afferma di non essere disponibile a sostenere un esecutivo istituzionale e ribadisce il suo "no" a trattare con il Pd: "Si ragiona con Di Maio altrimenti c'è il voto"

Un governo di tipo "istituzionale" non piace a Matteo Salvini. Il leader della Lega lo ha ribadito ai cronisti, arrivando a Grumello del Monte, nel Bergamasco, per la festa della Lega. “Proverò fino all'ultimo a dare un governo all’Italia, ma partendo dal centrodestra che è la prima coalizione e ha vinto in Molise e Friuli".  Il leader della Lega non ha neppure escluso di chiedere un pre-incarico per formare il nuovo esecutivo: “Perché no?” ha risposto ai giornalisti (LO SPECIALE ELEZIONI).

Salvini: "Chiederò preincarico"

Per guidare il prossimo governo, "non dico o Salvini o nessuno, dico che io mi sento pronto per la squadra che abbiamo", il centrodestra. E "se mi accorgessi che c'è qualcuno migliore per dare risposte agli italiani, farei anche 18 passi indietro".

Accordo con M5S o voto

Quello che Salvini ha escluso è un accordo con il Partito democratico. “Non si tratta per il governo con il Pd: si ragiona con Di Maio o altrimenti c'è il voto" ha dichiarato aggiungendo: "Vediamo se qualcuno dei 5 Stelle dopo queste settimane tornerà coi piedi per terra e verrà a un tavolo a ragionare sulle cose da fare ma con la squadra che ha vinto, il centrodestra. Coi veti e i bisticci non si va da nessuno parte, l'ho detto a Di Maio ma anche a Berlusconi".

Di Maio: "Al voto a giugno"

Al termine del comizio, il segretario della Lega ha detto di aspettare ora le valutazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pur non sapendo se sia necessario un nuovo giro di consultazioni al Quirinale. "Spetta al presidente della Repubblica, io  sono pronto a qualunque cosa ci dica", ha risposto il segretario.  Dopo lo stop di Renzi all'accordo Pd-M5s, anche Di Maio, in diretta Facebook, aveva auspicato un ritorno alle urne e a aveva chiesto a Salvini di "andare insieme al Quirinale a chiedere di votare a giugno. Facciamo scegliere i cittadini tra rivoluzione e restaurazione". 

Mattarella: "Abbandonare interessi di parte"

Il Colle conferma la linea tenuta finora e chiede ai partiti più responsabilità: "Non mancano difficoltà nel nostro cammino. Tuttavia, dove c'è il senso di un destino da condividere, dove si riesce ancora a distinguere il bene comune dai molteplici interessi di parte, il Paese può andare incontro, con fiducia, al proprio domani” ha detto il presidente della Repubblica durante il suo discorso al Quirinale in occasione del Primo maggio. Dunque si attenderà ancora qualche giorno, poi il Capo dello Stato potrebbe anche convocare un terzo e, molto probabilmente, ultimo giro di consultazioni. Se non emergessero novità eclatanti, da un ritorno di fiamma tra Salvini e Di Maio a un sì a un governo di tutti, la strada per trovare una soluzione allo stallo si farà stretta.

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