Leu, Grasso si candida a Roma e Palermo. D’Alema attacca Lega e Bonino

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Il presidente del Senato apre la campagna elettorale a Torino e annuncia dove si candiderà nel plurinominale. "Sul maggioritario vedremo", dice. Il compagno di partito contro la leader di Più Europa dopo alleanza col Pd. E sulla Lega: "Preoccupante deriva neofascista"

Pietro Grasso ha aperto la campagna elettorale di Liberi e Uguali a Torino e ha annunciato: “Ho in progetto di candidarmi sul plurinominale a Roma e a Palermo. Sul maggioritario vedremo”. Il presidente del Senato è il candidato premier di Leu. Nelle stesse ore il suo compagno di partito, Massimo D'Alema, ha attaccato Emma Bonino per la scelta di allearsi con il Pd e la Lega, di cui ha definito "preoccupante la deriva neofascista"     .       

Grasso: "Intercettare cittadini indignati"

Dal palco di Torino, Grasso si è detto fiducioso per le elezioni del 4 marzo: “I sondaggi indicano delle tendenze e Liberi e Uguali è in costante aumento. Già questo mi rende felice e fiducioso. Cercheremo di smentire chi dà in vantaggio il centrodestra”. A chi gli chiedeva della candidatura della presidente della Camera Laura Boldrini, ha risposto. “Siamo ancora in fase di definizione delle liste, non vorrei dare notizie che potrebbero essere smentite o cambiate. Stiamo per depositare”. Sulla scelta di alcuni partiti di far scendere in campo i loro leader nei collegi più difficili, ha aggiunto: “Il problema non è trovare collegi sicuri, ma ottenere il consenso degli elettori. Quindi, ovunque ci si candidi, bisogna puntare a interessare i cittadini con programmi e progetti”. A proposito di programmi, Grasso ha sottolineato: “Dobbiamo ripartire dalle periferie e cercare di intercettare e rasserenare quei cittadini che sono indignati a tal punto da decidere di non andare a votare”. Una battuta anche sulla legge elettorale: “Non c’è traccia al mondo di una così complicata. È un cocktail tra proporzionale e maggioritario. Metti un segno sulla scheda e poi eleggi una persona che non conosci e non vuoi votare, all'interno di intrecci e accozzaglie fatti per interesse”. E sugli apparentamenti: “Come i matrimoni d'interesse, sono destinati a finire appena viene meno l'interesse. Capiterà soprattutto nel centrodestra, dove posizioni, idee e valori sono diversificati”.

D’Alema contro Bonino e contro la Lega

Di Pietro Grasso ha parlato un altro esponente di Leu, Massimo D’Alema. “Grasso non lo vedo nella geografia interna: intorno a lui si sono riunite personalità provenienti da diverse esperienze. Grasso rappresenta bene il bisogno di onestà, legalità, istanza di giustizia che c'è nel Paese. In questo è una sintesi, non collocabile nella nostra geografia interna”, ha detto l’ex premier su Rai 3. Poi D’Alema ha attaccato Emma Bonino per la scelta di allearsi con il Pd e far entrare Più Europa nella coalizione di centrosinistra. “Questa legge è un obbrobrio – ha detto riferendosi alla legge elettorale –, lo diceva anche la Bonino che ora però cerca voti con quella legge. Mi dispiace per Emma, la conosco, la rispetto, siamo anche amici. Ma è una scelta che fatico a capire”. Ma D'Alema ha criticato anche il partito di Matteo Salvini: "Io non partecipo alla criminalizzazione del M5s”, spiega, “anche perché è senz'altro più preoccupante la deriva neofascista della Lega".

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