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Ballottaggio comunali 2017: il centrodestra vince ad Asti

Politica
Ad Asti la sfida è tra il candidato del M5S Massimo Cerruti (sinistra) e quello del centrodestra, Maurizio Rasero (destra). (Facebook)

Nel capoluogo piemontese vince Maurizio Rasero che con il 54,90% dei voti s'impone sul pentastellato Massimo Cerruti che ottiene il 45,10%. Crolla l'affluenza alle urne. IL LIVEBLOG - LO SPECIALE - I RISULTATI
 

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Maurizio Rasero è il nuovo sindaco di Asti. Il candidato del centrodestra ha vinto il ballottaggio con il 54,90% dei voti, imponendosi sul candidato del Movimento 5 Stelle, Massimo Cerruti che si è fermato al 45,10%. Rasero, appoggiato da Forza Italia, Fratelli D'Italia, Lega Nord, Rivoluzione Cristiana e altre sei liste civiche ha confermato il vantaggio del primo turno ottenendo 13.218 voti e la maggioranza di 20 consiglieri comunali. Cerruti, con 10.859 preferenze, sarà uno dei 3 consiglieri grillini di minoranza in fra i 7 totali appartenenti all'opposizione. Crolla l'affluenza che passa dal 57,49% del primo turno al 41,7%. (I risultati del primo turno)

I due candidati al ballottaggio

Maurizio Rasero, 44 anni, già consigliere comunale e provinciale, è attualmente vicepresidente della Banca Cassa di Risparmio di Asti. Con lui la coalizione di centrodestra è riuscita a conquistare al primo turno 15.868 voti, pari al 47,62% delle preferenze. Il Movimento 5 Stelle correva con Massimo Cerruti, ingegnere civile di 45 anni, che lo scorso 11 giugno è riuscito a conquistare per soli 6 voti il diritto di disputare il ballottaggio: lo hanno votato 5.099 elettori (15.30%).

Priorità al tema sicurezza

Entrambi i candidati hanno fatto del tema sicurezza uno dei cardini del proprio programma elettorale. Per Rasero si tratta di una "priorità assoluta" da realizzare attraverso misure di controllo come un sistema di videosorveglianza integrato su tutto il territorio comunale, telecamere intelligenti per il controllo dei veicoli, protocolli di intesa con agenzie di sicurezza privata, chiusura dei campi nomadi, sgombero degli edifici pubblici occupati e limitazione all'ingresso degli immigrati. Il pentastellato Cerruti propone invece un controllo del territorio che contempli, si legge nel programma del M5S, "azioni dirette contro i fenomeni criminali, contrasto al degrado urbano, regolazione della viabilità e controllo capillare del rispetto delle regole". Asti, lamentano i grillini locali, in pochi anni è scesa agli ultimi posti nella classifica nazionale per la qualità della vita: l'obiettivo è dunque quello di attuare un'azione di prevenzione e repressione nei confronti della criminalità.

Elezioni ad Asti: i risultati del primo turno

I due candidati al ballottaggio sono riusciti ad imporsi su altri sei pretendenti alla carica di sindaco. Maurizio Rasero, appoggiato da Forza Italia e altre nove liste, ha conquistato 15.868 voti, pari al 47,62% delle preferenze. Massimo Cerruti, appoggiato dal solo movimento di Grillo, è riuscito a raggiungere quota 5.099 elettori (15.30%), conquistando per soli sei voti di differenza il diritto di partecipare al ballottaggio. Terza arrivata è stata la candidata del centrosinistra, Angela Motta che con 5.093 voti (15,28%) ha in un primo momento valutato l'ipotesi di chiedere un riconteggio. Quattro candidati civici e una politica per gli ultimi cinque posti in lista: Giuseppe Passarino, con due liste, si è aggiudicato 2.248 voti (6,74%), Giuseppe Rovera ha toccato quota 1.967 (5,9%), seguito da Angela Quaglia con 1.753 (5,26%), Rita Balestrieri, appoggiata fra gli altri da Centristi per l'Europa e Alternativa popolare, ha ottenuto 755 voti (2,26%), infine Biagio Riccio, ultimo dei votati con 533 preferenze pari all'1,59% degli aventi diritto.