Ballottaggi, alle 19 ha votato il 32,51% degli elettori

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Urne aperte dalle 7 alle 23 per eleggere il sindaco nelle 65 città delle regioni a statuto ordinario (tra cui Venezia) e in Sardegna. Elezioni anche in 13 comuni siciliani, dove però si voterà anche lunedì. Scrutini in tempo reale su SkyTg24.it

Dopo il primo turno del 31 maggio scorso, oggi si svolge nei comuni delle Regioni a statuto ordinario e in Sardegna il turno di ballottaggio per l'elezione dei sindaci di 65 comuni, di cui 11 capoluoghi di provincia (Lecco, Mantova, Rovigo, Venezia, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Trani, Matera, Nuoro), ai quali si aggiungono 13 comuni in Sicilia, dove però si vota su due giorni.
Alle 19, l'affluenza è del 32,51% (il dato, diffuso dal Viminale, non tiene conto delle comunali in corso in Sicilia). Al primo turno, alla stessa ora, l'affluenza era stata del 47,15%.

Seggi aperti dalle 7 alle 23 - Il turno di ballottaggio nei 65 comuni interesserà un corpo elettorale di 2.160.550 elettori, di cui 1.036.159 maschi e 1.124.391 femmine. Le sezioni elettorali saranno 2.524. Le operazioni di votazione si svolgeranno dalle ore 7.00 alle ore 23.00. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e sarà possiible seguirlo in tempo reale su Skytg24.it.
Nel turno di ballottaggio, l'elettore sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti; si vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

Occhi puntati su Venezia
- Dopo quasi un anno di commissariamento, dopo le ferite aperte dall'inchiesta sul Mose esplosa un anno fa, dopo un primo round teso, Venezia - l'unico capoluogo di regione ad andare al ballottaggio domani – avrà un nuovo sindaco. A misurarsi ancora con il voto dei cittadini saranno Felice Casson, senatore del Pd, con alle spalle tutto il centrosinistra e i gruppi ambientalisti della città, e Luigi Brugnaro, imprenditore, patron della Reyer di basket che ha appena portato alle semifinali della Serie A, senza tessere di partito in tasca ma appoggiato da subito da Forza Italia e, al secondo turno, anche dalla Lega. Entrambi hanno chiuso la propria campagna a Mestre, nell'entroterra della città, lanciando gli ultimi appelli a sostenitori e cittadini.

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