M5S, Grillo sospende un consigliere regionale emiliano

Politica
Il post sul blog di Grillo
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In seguito a una sanzione della Corte dei Conti che condanna i grillini a restituire 22mila euro, Andrea Defranceschi è stato diffidato a usare il simbolo del movimento. Dopo l'espulsione di Favia nel 2012 il gruppo dell'Emilia Romagna è ora azzerato

Un nuovo caso di espulsione interna colpisce il Movimento 5 Stelle a poche settimane dal voto. In un post dal titolo "Defranceschi fuori dal M5S" Beppe Grillo annuncia dal suo blog che il consigliere regionale dell'Emilia Romagna Andrea Defranceschi  "è stato sospeso dal M5S e diffidato a utilizzarne il simbolo". La decisione arriva dopo che la Corte dei Conti ha chiesto a tutti i partiti di restituire i fondi delle spese del 2013. Al gruppo consiliare dei grillini viene chiesto di restituire 22mila euro di spese "per il personale, consulenze e cancelleria".
Con la sospensione di Grillo è stato di fatto azzerato il consiliare M5S dell'Emilia Romagna. L'altro consigliere, Giovanni Favia, fu espulso per divergenze politiche con Grillo nel 2012.

Grillo e Defranceschi si sono incontrati la sera prima
- Andrea Defranceschi, che rispetto alla decisione della Corte dei Conti ha già annunciato un ricorso al Tar, ha saputo della sospensione mentre stava partecipando ad un'iniziativa sui rifiuti a Modena, organizzata dallo stesso movimento. Defranceschi e il leader del M5S, peraltro, si erano incontrati appena venerdì sera, quando l'ex comico ha fatto tappa a Reggio Emilia per la campagna elettorale. I due avevano parlato a lungo, in un clima molto disteso ed amichevole. Il consigliere regionale gli ha spiegato il senso delle accuse mossegli dalla Corte dei conti (i soldi chiesti indietro sono serviti per pagare due persone che hanno lavorato), sostenendo la correttezza del suo operato ed annunciandogli il ricorso al Tar. La 'scomunica', per Defranceschi, è quindi arrivata in maniera completamente improvvisa.

Di Battista: "La Corte dei conti lo ha sanzionati e noi lo sbattiamo fuori"
- Diverse le reazioni all'interno del Movimento. Elisa Bulgarelli, senatrice bolognese del M5S, scrive sulla sua pagina Facebook: "Conosco la persona, conosco il suo lavoro e il suo impegno. Anche Beppe riconosce tutto questo. Ma il rispetto delle istituzioni, che Andrea Defranceschi per primo ha sempre dimostrato, va oltre i legami profondi fra le persone. Ti aspettiamo dopo la sentenza del Tar, certi che durante non arretrerai di un millimetro".
Più duro il deputato Alessandro di Battista, secondo cui "la Corte dei Conti ha sanzionato tutti i partiti e noi sbattiamo fuori il consigliere regionale M5S Defranceschi e lo diffidiamo dall'utilizzo del simbolo". Nel caso abbia speso soldi che non doveva spendere, aggiunge, "li dovrebbe restituire lui di persona fino all'ultimo centesimo". In un secondo tempo però il deputato ha ammorbidito il post su Facebook, sostituendo la parola "sbattiamo" con "sospendiamo".

Grillo: "Se Tar gli dà ragione torna nel movimento" - Nella serata di sabato 10 maggio, parlando a un comizio a Bologna, è stato lo stesso Beppe Grillo a stemperare i toni.  "Un nostro consigliere regionale ha commesso una sciocchezza - ha detto - non è un reato penale è una specie di illecito amministrativo, ha già fatto ricorso al Tar. Se la Corte dei Conti dirà che i soldi vanno ridati li dovrà ridare, altrimenti se il Tar gli darà ragione potrà rientare nel Movimento da cui è sospeso".

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