Tagli, si salvano sei tribunali nelle zone di mafia

Politica
Il ministro della Giustizia Paola Severino

Il governo approva la revisione delle circoscrizioni ma mantiene le sedi nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità. Severino: "Non arretriamo neppure sul piano simbolico". Gasparri: "Se fossero state banche si sarebbero mossi con ben altra cautela"

Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Ma i tagli di procure e tribunali saranno meno di quanto fosse previsto.
Se la versione definitiva prevede infatti la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate, confermando così l'iniziale previsione e la riduzione e l'accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure, l'esecutivo ha però deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sara' accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord.

"Sulla lotta alle mafie" il governo "non intende in alcun modo arretrare nemmeno sul piano simbolico", ha detto il ministro, Paola Severino, come si legge nel comunicato del Cdm. "Per questo sono state espunte dall'iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata".

Ma la decisione non è stata gradita da alcuni esponenti della maggioranza. "Se fossero state sedi di qualche banca di affari - attacca l'esponente Pdl Maurizio Gasparri - il governo si sarebbe mosso con ben altra cautela. Il mio giudizio è molto severo e completa una valutazione del tutto negativa sulla conduzione del ministero della Giustizia, latitante nella lotta alla mafia, evasivo sulle intercettazioni, vanamente in difesa dell'arbitrio in materia di responsabilita' civile dei magistrati. Per non dire dei danni che si vorrebbero arrecare all'avvocatura. Daremo al governo e al ministro della Giustizia le adeguate risposte in Parlamento, evidenziando errori e scorrettezze compiute dal nord al sud per quanto riguarda i tribunali. Sul resto saremo sempre più espliciti. Invitiamo inoltre il governo a non mentire, perché ha indebolito la presenza dello Stato nelle zone ad alta presenza criminale".

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