Omicidio Elena Del Pozzo, i punti oscuri dell'indagine su Martina Patti

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La madre per gli inquirenti sarebbe una fredda calcolatrice, che aveva pianificato tutto sin nei minimi dettagli

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Sono tanti i punti oscuri, per gli inquirenti, sulla morte di Elena Del Pozzo, cinque anni, uccisa dalla madre, Martina Patti. Come riporta il Corriere della Sera, c’è il disorientamento di una piccola comunità che fatica a capire. Non sa ancora cosa dire ai compagni di classe Veronica Piazza, la maestra d’asilo di Elena. Lo stesso asilo che ha registrato il suo ultimo fotogramma di vita, mentre corre felice in braccio alla mamma che due ore dopo l’avrebbe uccisa. (LE PAROLE DEL LEGALE)

I punti oscuri

La madre per gli inquirenti sarebbe una fredda calcolatrice, che aveva pianificato tutto sin nei minimi dettagli. Una donna che per i carabinieri era ossessionata dalla nuova compagna del suo ex e terrorizzata che la bambina si affezionasse a lei. Resta ancora da capire se, come dice lei, ha fatto tutto da sola o è stata aiutata. "I punti da chiarire - dice il capitano Salvatore Mancuso, dei carabinieri di Catania - restano il luogo del delitto e l’eventuale responsabilità di altre persone nell’omicidio o nell’occultamento del cadavere". Luogo ed eventuali complici sono aspetti strettamente correlati. Altro punto: la madre dice di averla uccisa nel posto nel quale è stata ritrovata, mentre i militari ritengono che sia stata uccisa in casa e poi portata nella zona di campagna, a 600 metri di distanza. Se è così prima o poi salteranno fuori le tracce di sangue. Infine, l’arma, forse un coltello, non è stato trovata e magari è ancora tra i rovi. 

Il legale: "Non ho potuto incontrarla per norme Covid"

Intanto, il legale della donna, Gabriele Celesti, è andato a trovare la propria assistita nel carcere di Catania: "La mia cliente so che sta bene, ma non ho potuto incontrarla perché è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid, troveremo il modo di parlare, le farò una videochiamata". E ancora: "La signora ha già fatto dichiarazioni, ma non so se ha qualcosa da aggiungere. Questo lo approfondiremo e lo valuteremo. Se lei vorrà colmare alcuni 'buchi' allora farà dichiarazioni aggiuntive. Ma potrebbe scegliere di non farle in questa fase e le farà più avanti. Valuteremo non appena avrò la possibilità di interloquire con lei".

Domani l'autopsia e l'interrogatorio

Si terrà domani, in carcere, l'interrogatorio di garanzia per la convalida fermo della 23enne. L'udienza è stata fissata per le 09.30 dal Giudice per le indagini preliminari Daniela Monaco Crea. Sempre domani, a partire dalle 08.30, sarà eseguita l'autopsia sul corpo della bambina nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro di Catania. La Procura e l'avvocato Celesti, hanno nominato i propri consulenti di parte.

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