La guardia di finanza è intervenuta nell’ambito di un’inchiesta su un presunto sistema fraudolento a danno degli eredi di un’anziana deceduta nel 2015. Denunciate cinque persone per falso, riciclaggio e autoriciclaggio, reimpiego e ricettazione
La guardia di finanza del comando provinciale di Catania ha sequestrato beni per oltre un milione di euro per falsità in testamento olografo, riciclaggio e autoriciclaggio, reimpiego di denaro e ricettazione nell'ambito di un'inchiesta della Procura su un presunto sistema fraudolento a danno degli eredi di un'anziana deceduta nel 2015.
Il sequestro e le denunce
Il gip ha disposto il sequestro di disponibilità finanziarie sui conti correnti intestati ai soggetti coinvolti nell'illecita attività, oltre che di due immobili a Catania per un valore complessivo di circa un milione di euro. A conclusione delle indagini del nucleo Pef della guardia di finanza di Catania, la Procura ha denunciato la falsa erede e i quattro suoi familiari per falso, riciclaggio e autoriciclaggio, reimpiego e ricettazione.
Le indagini
Dopo la denuncia degli eredi, indagini del nucleo Pef delle Fiamme Gialle hanno scoperto che, a distanza di quasi un anno dal decesso della signora, era stato fatto redigere un falso testamento dal quale risultava che l'anziana signora aveva nominato erede universale una persona, estranea alla cerchia familiare, per un'asserita vicinanza negli ultimi anni di vita. Sono stati poi ricostruiti i flussi finanziari relativi alle operazioni di gestione da parte della falsa erede nominata e di altri quattro, il marito e tre figli. Il patrimonio era costituito da conti correnti bancari, una polizza vita, quattro beni immobili nel centro di Catania e di preziosi, per un valore complessivo di 800mila euro. Secondo l'accusa, la falsa erede e i suoi familiari avrebbero riciclato beni, acquistando, in particolare, due immobili a Catania, lingotti e sterline d'oro e compiendo più operazioni bancarie per trasferire su più conti il patrimonio mobiliare della defunta.