"Ci sono alcuni Paesi che non accetteranno la ricollocazione facoltativa con quote obbligatorie - ha spiegato la titolare del Viminale -. Ci deve essere una migrazione sostenibile e umana con regole. Sono ottimista su soluzioni da trovare con la Tunisia"
"Basterebbe che ci fosse una ricollocazione facoltativa, ma con quote obbligatorie". Lo sostiene la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, in conferenza stampa a Palermo assieme al governatore della Sicilia, Nello Musumeci, parlando dei migranti e delle interlocuzioni del Governo in Europa dopo avere presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla prefettura del capoluogo siciliano.
"Intesa con Tunisia sta funzionando"
"In questi mesi - ha aggiunto - sono stata a Parigi e la scorsa settimana a Tunisi proprio per cercare di valorizzare l'accordo di Malta che non ha dato i risultati gli sperati. Ci sono alcuni Paesi che non accetteranno la ricollocazione facoltativa con quote obbligatorie. Ci deve essere una migrazione sostenibile e umana con regole". In Tunisia "abbiamo stabilito una proficua collaborazione anche in termini di flessibilità per i rimpatri: l'accordo funziona, facciamo circa 80 rimpatri a settimana, perché la Tunisia è un Paese sicuro. L'accordo generale prevede anche un partenariato da parte dell'Ue per far risollevare le sorti economico-finanziarie e sociali della Tunisia, perché da là si parte. Se i tunisini partono rischiando anche la vita è perché ritengono di non avere una vita dignitosa nel loro Paese".
"Occorre far sentire la nostra voce all'Unione Europea"
"Draghi è andato a parlare in Europa - ha spiegato la ministra -. Aver messo sul tavolo dell'Ue il problema delle migrazioni è importante, occorre far sentire la nostra voce. Credo che con l'autorevolezza non solo del premier, ma delle azioni poste in essere, stiamo dimostrando che ci può essere una migrazione sostenibile e umana, ma nello stesso tempo deve avere delle regole".
"Dalle ong mi aspetto collaborazione"
"Dalle ong mi aspetto collaborazione e credo che sul solco dei rapporti già avviati continueremo in questi termini. Domani spero che sia una riunione concreta e fattiva, ma soprattutto di rinnovo di collaborazione". La ministra ha ricordato di aver già avuto due incontri con le ong impegnate nei soccorsi dei migranti nel Mediterraneo.
"In Spagna situazione diversa, Ceuta è un'enclave"
La titolare del Viminale ha poi commentato il caso migranti scoppiato in Spagna la settimana scorsa definendo la situazione nella penisola iberica "completamente diversa rispetto a quella italiana. La zona di Ceuta è un'enclave. Noi ci dobbiamo confrontare con frontiere marittime. Anche noi abbiamo la possibilità di rimpatriare 80 migranti a settimana. Non dobbiamo confondere i due aspetti, non possono essere paragonati".
"Controlli antimafia anche su ristori"
In conferenza stampa la ministra ha parlato anche dell'eventualità di infiltrazioni mafiose nella gestione dei ristori legati all'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - L'EMERGENZA IN SICILIA). "Abbiamo parlato oggi delle possibili infiltrazioni delle mafie nelle risorse che arriveranno sui territori - ha detto Lamorgese - e di tutta l'attività posta in essere dal governo anche nel 2020 per quanto riguardi i ristori che dovevamo arrivare nell'immediatezza, senza rinunciare ai controlli antimafia. La ripresa può avvenire solo nella legalità, altrimenti non è ripresa".
"Mafia si adatta e si infiltra nell'economia locale"
Sempre parlando di mafia la ministra ha spiegato che le organizzazioni criminali hanno "grandi capacità di adattamento e di infiltrarsi nei sistemi di economia locale" e che la prevenzione avviene "attraverso apposite misure e le operazioni di controllo del territorio come quelle 'Alto Impatto' che stanno dando ottimi risultati". È necessario quindi "fare squadra e le istituzioni devono fare rete. Vedo che c'è una grande sintonia qui a Palermo tra le istituzioni e lo scopo delle autorità e che devono fare in modo che la città di Palermo sia sicura perché la sicurezza porta sviluppo".
"La crisi c'è ma bisogna guardare al futuro con fiducia"
"Molte aziende sono state chiuse con un tasso di disoccupazione in crescita, ma sappiamo che la ripresa sta per arrivare - sottolinea la ministra -. Il piano vaccinazioni sta postando i suoi risultati. Occorre guardare al futuro con fiducia. Quando ci saranno le risorse del Pnrr, l'Europa sa che saranno utilizzate bene. Dobbiamo garantire questo, sapendo che in materia di controlli siamo i primi".