Palermo, scoperti dieci cellulari nascosti nelle celle all'Ucciardone

Sicilia
Il carcere Ucciardone di Palermo (ANSA)
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Sono in corso le indagini per accertare come i telefonini, alcuni dei quali possono connettersi a internet, siano entrati nel penitenziario

Gli agenti della polizia penitenziaria dell'Ucciardone di Palermo hanno trovato dieci piccoli cellulari, nascosti in alcune celle, durante i controlli effettuati dopo le proteste dei giorni scorsi, scoppiate contro lo stop ai colloqui con i familiari a causa dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Sono in corso le indagini per accertare come i telefonini, alcuni dei quali possono connettersi a internet, siano entrati nel penitenziario.

Le parole del direttore del carcere

"Stiamo cercando di verificare come siano stati portati all'interno - ha spiegato il direttore del carcere Giovanna Re -. In alcune zone del penitenziario le mura sono più basse e forse è anche possibile lanciare questi piccoli oggetti dall'esterno. Stiamo valutando ogni possibilità. Al momento, dopo le proteste di questi giorni, la situazione è tornata calma. Potenzieremo i colloqui telefonici e con skype. Al momento la struttura carceraria è protetta e così deve restare. Sarebbe davvero molto difficile convivere con l'infezione all'interno del penitenziario. Per questo sono stati ridotti i colloqui".

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