Agrigento, buste intimidatorie dirette a pm Patronaggio e gip Vella

Sicilia

Una delle due missive, contenente polvere da sparo, era indirizzata al procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, mentre l’altra, contenente una ogiva di proiettile da fucile, era diretta al gip Alessandra Vella 

Due buste intimidatorie con obiettivo i magistrati del palazzo di giustizia di Agrigento sono state bloccate oggi, mercoledì 17 luglio, al centro di smistamento postale di Favara (Agrigento). Una delle due missive, contenente polvere da sparo, era indirizzata al procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, mentre l’altra, contenente una ogiva di proiettile da fucile, era diretta al Gip Alessandra Vella. Le due buste intercettate sarebbero all’apparenza molto simili.

Sequestrate le buste

Le buste contenevano anche dei biglietti con chiari riferimenti al tema dell'immigrazione clandestina e con numerose accuse e insulti, alcuni scritti a mano e altri al pc. Le buste recano una sigla di estrema destra ultra sovranista. Il tutto è stato sequestro per essere esaminato dai carabinieri della Scientifica. Al centro di smistamento di Favara oggi sono state bloccate, perché ritenute sospette, e sequestrate altre 20 lettere di minaccia indirizzate al procuratore capo Luigi Patronaggio. Sembra verosimile che siano state inviate durante il fine settimana. Ancora da accertare la provenienza. In una lettera, il procuratore viene accusato "di partecipazione alla loggia satanico massonica" e di "riti satanici e di stupro rituale di bambini procurati dagli zingari", in un'altra è stato inserito un fallo, realizzato con la carta, di 1,5 metri.

Il legame con la questione migranti

Vella è il Gip che non ha convalidato l'arresto del comandante della Sea Watch Carola Rackete. Per Patronaggio si tratta della terza intimidazione nell'arco di pochissimi mesi: il 28 giugno scorso il pm aveva ricevuto una lettera di offese e minacce, mentre il 10 giugno una missiva, regolarmente affrancata, contenente un proiettile era stata recapitata in Procura. In entrambi i casi il contenuto delle minacce rivolte a Patronaggio era legato alla questione dei migranti. "Questo è un avvertimento, la prossima volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e ai tuoi 3 figli", il contenuto della prima lettera. Un terzo episodio risale a settembre 2018: in quel caso si faceva riferimento al caso Diciotti e all'inchiesta, partita proprio da Agrigento, nei confronti del ministro degli Interni, Matteo Salvini.

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