Traffico di droga tra Palermo e la Campania, 20 condanne in appello

Sicilia
Immagine d'archivio

A quanto accertato dagli investigatori, la rete di spaccio partiva dal quartiere palermitano Kalsa, per poi diffondersi in altri quartieri cittadini fino ad arrivare nelle città della provincia palermitana 

Confermate in appello le condanne a carico di venti persone accusate di essere membri di due gruppi criminali che gestivano un traffico di droga tra Palermo e la Campania. A quanto accertato dagli investigatori, la rete di spaccio partiva dal quartiere palermitano Kalsa, per poi diffondersi nei quartieri Brancaccio, Bonagia, Arenella, Zen, fino ad arrivare nelle città della provincia palermitana di San Giuseppe Jato, Partinico e Altavilla Milicia.

Le indagini

Nel corso delle indagini, condotte dai poliziotti del commissariato e dai carabinieri di Monreale, erano state sequestrate centinaia di chili di hashish e marijuana. Nel corso dell'inchiesta era emerso il ruolo di Ottavio Abbate, con precedenti per associazione mafiosa e per produzione e traffico di stupefacenti, appartenente alla famiglia mafiosa di Porta Nuova che è stato processato separatamente. Ottavio Abbate è il fratello del più noto Luigi, detto "Gino u mitra", boss della Kalsa.

Le condanne

Lievi le riduzioni di pena, una assoluzione. Queste le pene: Antonino Abbate 15 anni, Giuseppe Tumminia 14 anni e otto mesi, Ferdinando Matuozzo 13 anni e quattro mesi, Mario Mancino 11 anni e 9 mesi, Benito Eros Culotta 8 anni e 8 mesi, Luigi Parolisi 8 anni e 8 mesi, Giovanni Battista Di Giovanni 4 anni, Antonino Barbera 8 anni, Gaetano Leto 6 anni e otto mesi, Ciro Spasiano 4 anni e 10 mesi, Salvatore e Calogero Lupo 4 anni, Gaetano Matuozzo 14 anni, Gaetano Giunta 4 anni, Fabrizio Alfano 2 anni e 6 mesi, Giuseppe Bronte due anni e 6 mesi, Gaetano Ferrara 2 anni, Pietro Rubino 2 anni, Marco Bardi un anno e 2 mesi, Domenico Capoccia 5 anni e 2 mesi. Assolto Mario Marretta, che in primo grado aveva avuto 12 anni.  

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