L'autopsia sui coniugi di Castelvetrano esclude lo strangolamento della donna

Sicilia
Il trasporto delle salme da via Alcide De Gasperi, dove si trova la casa dei due coniugi (ANSA)

Rosalia La Gumina è stata uccisa da sette coltellate, di cui due mortali al petto, che hanno lesionato cuore e polmoni. Il marito, Gino Damiani, si è poi ucciso trafiggendosi sul corpo della coniuge

Sette coltellate, di cui due mortali al petto, che hanno lesionato cuore e polmoni, sono state la causa del decesso di Rosalia La Gumina, la donna di 48 anni uccisa venerdì 15 marzo dal marito, Gino Damiani, 60 anni, nella loro casa di via Alcide De Gasperi, a Castelvetrano (Trapani). L'uomo poi ha conficcato il coltello nel braccio della moglie già priva di vita, e si è gettato sulla lama. 

L'esame esclude lo strangolamento per la donna

È questo il risultato dell'autopsia che nel pomeriggio di ieri, lunedì 18 marzo, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, è stata svolta sulle due salme all'obitorio del cimitero di Castelvetrano. L'esame ha escluso che la donna sia stata anche strangolata, come si era detto in un primo momento.

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