Siracusa, maltempo: pronta richiesta per lo stato di calamità

Sicilia
Immagine d'archivio

Prorogata di un altro giorno la chiusura in via precauzionale e per motivi di sicurezza di tutte le scuole di ogni ordine e grado, degli asili, del cimitero, degli impianti sportivi e dei parchi cittadini 

"La giunta comunale è pronta a deliberare la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito dei danni al patrimonio pubblico e privato causati dalle eccezionali condizioni meteo verificatesi sul territorio nelle giornate di sabato e domenica scorse - dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia -. Siamo in attesa della quantificazione dei danni al patrimonio stradale e infrastrutturale del Comune che sono comunque ingenti". L’amministrazione fa sapere che chiunque abbia subito un danno deve predisporre la necessaria documentazione corredata da foto e da qualsiasi altro atto che attesti il danno subito.

Scuole chiuse anche domani

Prorogata anche per domani, martedì 26 febbraio, la chiusura in via precauzionale e per motivi di sicurezza di tutte le scuole di ogni ordine e grado e degli asili, del cimitero, degli impianti sportivi e dei parchi cittadini.

La mozione delle deputate Campo e Pagana

Intanto le deputate regionali del Movimento 5 Stelle all'Ars, Stefania Campo ed Elena Pagana, hanno depositato una mozione: "Abbiamo visto con i nostri occhi il vento abbattere serre e capannoni dei nostri agricoltori. L'assessore Bandiera attivi immediatamente tutti gli strumenti utili a dare risposte a chi a causa del maltempo ha perso tutto. Abbiamo depositato una mozione che impegna il governo regionale ad attivarsi immediatamente, ma non rimanga lettera morta ancora una volta". 

Il sopralluogo dell'assessore regionale all'Agricoltura

L'assessore regionale per l'Agricoltura, Edy Bandiera, ha compiuto stamane un sopralluogo nei territori del Sud Est della Sicilia, flagellati dal maltempo, per manifestare la vicinanza del Governo ad agricoltori e pescatori e quantificare l'entità dei danni che riguardano entrambi i settori. In campo anche gli ispettorati provinciali dell'agricoltura, per la perimetrazione delle aree colpite e una prima stima dei danni in termini di percentuale lorda vendibile, attività questa propedeutica al riconoscimento, da parte del ministero delle Politiche Agricole, dello stato di calamità. Dai primi sopralluoghi effettuati nei territori di Siracusa, Pachino, Portopalo e Ispica, i danni risulterebbero orientativamente pari al 30% delle strutture protette, andate totalmente distrutte, cui si somma un 20% di strutture protette che invece sono state altamente danneggiate. Ingenti danni anche alle produzioni in pieno campo, con particolare riferimento a carciofi, ortaggi e patata novella, specialità precoce che subirà ritardi nella produzione, e quindi grave deprezzamento.

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