Messina, ordina pestaggio per dimostrare di essere il capo: 4 arresti

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)
Fotogramma-Volante-Polizia

Il pestaggio, avvenuto un anno fa nei confronti di un uomo, sarebbe servito per dimostrare la supremazia territoriale di Giovani La Duca nel quartiere Provinciale 

Avrebbe ordinato un pestaggio per affermare la propria supremazia criminale, quasi un anno dopo quei fatti, Giovanni La Duca, 48 anni, è stato arrestato, con questa accusa, dalla polizia di Stato. Assieme al 48enne sono stati fermati anche i tre presunti autori del raid punitivo, identificati attraverso le intercettazioni e le immagini di un sistema di sorveglianza che aveva ripreso i momenti dell'irruzione. I presunti complici sono: Felice Vita, di 36 anni, Domenico Romano, di 35 anni, e Domenico De Pasquale di 42 anni. I tre, con La Duca, sono accusati di lesioni gravi, violazione di domicilio, porto e detenzione di arma da fuoco con l'aggravante dal metodo mafioso. Secondo le accuse, avrebbero picchiato, il 30 marzo 2018, un uomo, davanti alla moglie e alla figlia, mentre si trovava agli arresti domiciliari. La vittima sarebbe stata colpita sotto la minaccia di una pistola e di un coltello, ed ha riportato un trauma cranico, fratture al naso, contusioni al torace e all'addome. L'aggressione sarebbe servita ad affermare che nel quartiere di Provinciale, a Messina, La Duca, già in carcere, era il vero capo. 

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