Maltrattamenti in ospizio a Catania, slitta processo a prete 87enne

Sicilia
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Le parti offese nel procedimento sono 62. Imputati con padre Minio sono anche Vincenzo Greco, di 37 anni, Vincenzo Lembo, di 38, Renato Minio, di 43, e Rita Riolo, di 49 

Un impedimento procedurale ha fatto rinviare, per la seconda volta, al 16 settembre del 2019 la prima udienza del processo a Catania per maltrattamento e abbandono di incapaci del sacerdote Luigi Minio, di 87 anni, presidente della fondazione "Istituto San Vincenzo de' Paoli - Padre Marcantonio", noto come "Ospizio dei vecchi di Bronte", e di quattro dipendenti. La struttura, che ospita anziani, è un ente ecclesiastico.

Le accuse

Le parti offese nel procedimento sono 62. Imputati con padre Minio sono anche Vincenzo Greco, di 37 anni, Vincenzo Lembo, di 38, Renato Minio, di 43, e Rita Riolo, di 49. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Rosaria Molè. I cinque sono accusati dalla Procura di "maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo, rendendo la loro vita particolarmente penosa e dolorosa aggredendoli verbalmente con ingiurie e minacce, non assicurando loro adeguati e sufficienti pasti". Due degli indagati avrebbero anche "costretto dei disabili a consumare i pasti in una stanzetta ripostiglio" e usando nei confronti di quattro ospiti "violenza fisica consistita in spintoni schiaffi e pugni". La procura contesta anche "condizioni minime di assistenza agli anziani, condizioni igieniche insufficienti e personale qualificato per l'assistenza, come la presenza di un solo operatore per 61 ospiti la notte". Al sacerdote è contestata anche "l'omessa comunicazione all'autorità di Ps dall'ingresso nella struttura delle generalità complete delle persone alloggiate".

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