Imbavagliata e uccisa a Napoli, fermata una terza persona

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Secondo gli inquirenti si tratterebbe del basista della banda che lo scroso 25 marzo uccise Stefania Fragliasso. Nei confronti dell'indagato il gip ha emesso una misura cautelare in carcere per rapina e concorso in omicidio aggravato

I carabinieri di Poggioreale hanno fermato una terza persona, ritenuta coinvolta nell’omicidio di Stefania Fragliasso, la 76enne trovata morta lo scorso 25 marzo all’interno della propria abitazione di via Santa Lucia ai Filippini, nella zona di Gianturco, a Napoli. Al termine dell’udienza di convalida, il gip ha emesso nei confronti dell’indagato, ritenuto il basista della banda, una misura cautelare in carcere per rapina e concorso in omicidio aggravato. Stando a quanto emerso dall’esame autoptico, la donna sarebbe morta per asfissia. I malviventi, infatti, le tapparono la bocca con un indumento intimo, causandone il decesso. Il 22 maggio scorso, nell’ambito delle indagini coordinate dal pm, Luciano D’Angelo, e dal procuratore aggiunto, Rosa Volpe, i carabinieri avevano fermato altre due persone, un uomo di nazionalità romena e una donna italiana, entrambi ritenuti componenti della banda.

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