Incendio impianto rifiuti nel Casertano. Costa: "La Camorra fa schifo"

Campania
Immagine d'archivio (ANSA)

Un incendio è divampato a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, nella tarda serata di ieri. Le fiamme hanno avvolto un capannone dello Stir 

Un incendio è divampato a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, nella tarda serata di ieri, giovedì 1 novembre. Le fiamme hanno avvolto un capannone dello Stir, l’impianto di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti indifferenziati. All'impianto confluiscono gli scarti provenienti da tutto il Casertano, che qui vengono trattati prima di essere inviati al termovalorizzatore di Acerra (Napoli). A dare l'allarme i guardiani dello Stir che erano in servizio. A causa delle notevoli dimensioni dell’incendio, sul posto sono intervenute sei squadre dei Vigili del Fuoco di Caserta con l’ulteriore supporto di due squadre provenienti da Napoli e Benevento.

Incendio domato

Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Caserta, Luciano Buonpane, spiega che "il rogo è ormai domato, ci sono ancora delle fumarole e per questo stiamo portando i rifiuti all'esterno del capannone, così anche grazie alla pioggia potremo spegnerli del tutto". Il presidente della Gisec, società della Provincia di Caserta che gestisce lo Stir, Fulvio Fiorillo, aggiunge che "l'incendio ha riguardato dei rifiuti già imballati per essere trasportati dall'inceneritore. Questa mattina i conferimenti di rifiuti sono già ripartiti. In ogni caso avvieremo un'indagine interna, che andrà di pari passo con quella delle forze dell'ordine e della magistratura". Sono in corso gli accertamenti dei Vigili del Fuoco volti a determinare se il rogo abbia avuto origine dolosa.

Il ministro Costa: "Intervenire con forza"

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, sul posto questa mattina per un sopralluogo presso l'impianto, ha dichiarato: "Con l'incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, il quarto in pochi mesi in Campania, siamo al punto di non ritorno. Come Ministro dell'Ambiente mi sono sentito con altri colleghi, e ho sentito anche sull'argomento il premier, perché è necessario che il Governo intervenga nel suo insieme con forza e vigoria". Presso la Prefettura di Caserta è stato organizzato un Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, al quale prenderanno parte sia il ministro Costa che la Regione. L'obiettivo è "fare il punto della situazione su questa nuova escalation criminale sul fronte dei rifiuti".

"La camorra fa schifo"

L'intervento del ministro Costa prosegue duramente. "La camorra fa schifo, e fanno schifo tutti quelli che l'aiutano come i colletti bianchi", ha dichiarato con forza. "Ciò non vuol dire che dietro i roghi c'è sicuramente la mano dei clan, ma dico questo per ricordare a tutti che a quei tempi, quelli dell'emergenza, non si ritorna. Sappiamo chi ci ha guadagnato in quel periodo, e come lo ha fatto sulle spalle della povera gente. Osservo peraltro - aggiunge il ministro Costa - che ci sono stati 300 incendi negli ultimi tre anni circa in tutta Italia, qui in Campania uno al mese, tutti grossi; si tratta di eventi che incidono sulla salute, sul territorio e sulla vita sociale dei nostri concittadini, perciò non torneremo indietro. Chiedo anche ai cittadini di urlare con me che la camorra fa schifo", conclude il Ministro.

Salvini: “A breve tornerò a Napoli”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini conferma di voler tenere alta l’attenzione per questi territori: “Nei prossimi giorni – annuncia – tornerò a Napoli per presiedere il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Il mio obiettivo è verificare i progressi dopo la mia recente visita in città, ma la riunione sarà utile anche per discutere approfonditamente del problema dei roghi”. Nelle ultime ore il Viminale è stato in stretto contatto con il prefetto di Caserta. Salvini ha annunciato l’arrivo in Campania di 166 nuovi poliziotti.

Trenta, ministro Difesa: “Monitoraggio con militari e mezzi”

“Quel che sta accadendo nella Terra dei Fuochi e in altre aree del Paese esige una risposta forte e immediata da parte dello Stato”, spiega in un post su Facebook il ministro della difesa Elisabetta Trenta. “È inaccettabile, per questo mi sto attivando per dare il massimo supporto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, affinché sia avviato un monitoraggio continuo e costante dei siti a rischio attraverso uomini e mezzi anche della Difesa. Chi crede di intimorirci, si troverà davanti un muro”.

Una settimana fa un altro rogo

"Lo Stir è collocato di fronte al carcere; in linea d'aria non è neanche un chilometro da Marcianise", ha commentato sul suo profilo Facebook il sindaco del Comune in provincia di Caserta, Antonello Velardi. "Un altro disastro ambientale. Una settimana fa era andato a fuoco lo stabilimento della Lea a Marcianise”, sottolinea il sindaco. Anche l'azienda Lea srl tratta rifiuti; qui i cumuli ancora emettono effluvi tossici.

De Luca: “Su incendi c’è regia delinquenti”

Sulla situazione nella Terra dei Fuochi “serve l’intervento dell’autorità giudiziaria. Il rogo nello Stir in provincia di Caserta è il sesto incendio. Credo ci sia una regia delinquenziale”. Lo sostiene il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in un suo intervento a Lira Tv. “Un rogo o due possono capitare, sei no. Soprattutto quando c’è un diluvio in tutta Italia da giorni. C’è una regia delinquenziale in questi incendi, non riesco a leggere diversamente questi episodi. Non può essere certo autocombustione. Bisogna che ci sia un’indagine seria e a tappeto da parte della polizia”. De Luca prosegue il suo intervento precisando che “ci sono gruppi di delinquenti che vogliono tenere la situazione dei rifiuti come è stata per decenni perché se rimane l’emergenza eterna si mettono in tasca decine di milioni, ma questa situazione sarà cancellata. Stiamo finendo le gare di progettazione per il compostaggio, prosegue la rimozione delle ecoballe, siamo a 200 mila tonnellate e dobbiamo accelerare. Poi andremo a Bruxelles per cercare di farci annullare l’infrazione ambientale”.

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