Tony Sarkis, prete della chiesa di Nostra Signora del Libano di Sydney, ha deciso che, oltre a trasmettere le messe in streaming, voleva che in qualche modo i suoi parrocchiani fossero "presenti". Per questo li ha rimpiazzati con delle loro immagini. LA FOTOGALLERY
Nessun posto libero nella chiesa maronita di "Nostra Signora del Libano" a Sydney nonostante le restrizioni anti-Coronavirus. I fedeli sono infatti in qualche modo tutti "presenti" grazie alla soluzione trovata dal prete Tony Sarkis
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I fedeli sono stati infatti sostituiti dalle loro fotografie, visto che anche in Australia sono state vietate le celebrazioni religiose aperte al pubblico
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Per ovviare a questo problema, il prete della chiesa australiana si è procurato un telecamera in grado di riprendere a 360 gradi per poter trasmettere in streaming la messa
Celebrare davanti a una telecamera in un edificio completamente vuoto però sarebbe stato troppo freddo e impersonale e allora il prete australiano ha trovato una sua personalissima soluzione
Con l'aiuto dei fedeli che hanno inviato a lui le loro foto e di una stampante, Sarkis è stato così in grado di "riprodurre" i propri parrocchiani
Un modo per celebrare la messa senza sentirsi del tutto da solo
I fedeli, da casa, possono seguire la messa anche da diverse inquadrature grazie anche a un'altra telecamera a 360 gradi appesa sul soffitto
Procurarsi le foto e sistemarle tutte in maniera che siano rivolte correttamente verso l'altare è stato un lavoro impegnativo, ma l'effetto finale è sicuramente notevole
La chiesa è grande ma padre Sarkis non si è tirato indietro e ha usato tutte le panche disponibili per questo allestimento
La decisione di farlo è arrivata prima della celebrazione della Domenica delle Palme
Una data importante per tutti cristiani, che commemorano l'arrivo di Gesù Cristo a Gerusalemme, 5 giorni prima della crocifissione e una settimana prima dalla Sua Resurrezione
In Australia, come in molte altre parti del mondo, sono vietati gli assembramenti, con conseguente chiusura delle principali attività e di luoghi di ritrovo come le spiagge
E le celebrazioni della Settimana Santa hanno ovviamente risentito di queste restrizioni
Così in diverse parti del mondo, come in Australia, si è dovuto ricorrere a soluzioni creative, come ad esempio le confessioni in modalità "drive-in" in Polonia
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