Decisa a non abbandonare il suo impegno umanitario nonostante l'avanzato stato di gravidanza, l’avvocatessa è andata di nuovo alle Nazioni Unite per chiedere di agire contro lo Stato islamico. L’avvocatessa si natte da tempo in difesa delle donne yazide ridotte in schiavitù dai combattenti del Califfato. LA FOTOGALLERY